coptagarot(Autoproduzione) Chi ha un po’ di conoscenze di storia antica ha già sentito il nome di Veleda, la sacerdotessa batava che suscitò la ribellione del suo popolo contro i romani. Gli austriaci Tagarot si ispirano appunto alla sua figura per il loro ep di debutto: una mezz’ora quasi esatta di pagan un po’ derivativo ma ben concepito. La breve titletrack può ricordare gli Eluveitie nel contrasto fra ritmiche black e trame folk; “Callis Sanguinis” è, in questo senso, ancora più epica e violenta, perché al posto del dolce cantato di Carina Linder, ora uscita dalla band, abbiamo il growling di Daniel Wierczeiko, ospite in quanto produttore della band. Ha un’anima più folk “The Shaman’s Path”, con quei passaggi ritmati tipici dei Finntroll; pacata e pagana “Samant”, con cori aperti e un finale solenne. Si fa tutto cupo, ancora sulla scia degli Eluveitie, nell’intensa “Blood soaked Earth”; chiude degnamente l’ep la possente “Fate and Fear”, che ha molto degli Ensiferum. Non cambia la storia del metal ma si fa ascoltare.

(René Urkus) Voto: 7/10