copSacrificiumCarmen(Saturnal Records) Spietato debutto di questi blacksters finlandesi: pochi ricami, poco sguardo al marketing… solo un disco di black violento, satanico, pieno di piacevole malvagità, anticipata da quell’essere in copertina il quale scrive sulla sua pergamena usando –rigorosamente- la mano sinistra. Growl lineare ma ricco di rabbia, riff interessanti anche se non rivoluzionari o nuovi. Musicalmente puntano molto ad una letale mescola di melodie ed arpeggi atmosferici i quali intensificano quel gusto malvagio e quell’orientamento verso l’occulto descritto anche dai testi i quali sono tutti (giustamente) in lingua madre. Possente la opener “Lucifer”, mentre la seguente “Öisen Haahkan Liekeissä” riesce ad uscire dai confini stretti del black, pur mantenendo un livello di efferatezza bestiale. Più esaltante “Pimeän Silmän Goetia”, mentre risulta molto coinvolgente il mid tempo e le cadenze costruite sugli arpeggi di “Kaaoksen Käärme”. Le tracce verso la fine del disco aumentano il livello di crudeltà, mentre la conclusiva torna a puntare su mid tempo e una massiccia diffusione del male. Un album che non emerge stilisticamente e che si mescola nel mare degli album black metal, senza cercare un accento o un qualcosa di distintivo. Ma questo non è solo un aspetto negativo, in quanto è palese la devozione al genere -e all’innominabile- da parte di questa band che regala oltre mezzora di odio, dove l’unico colore visibile è il nero e non sono ammesse nemmeno le più tetre tonalità di grigio.

(Luca Zakk) Voto: 7/10