(Rawlines) Non amo il rock cantato in italiano. E non posso nemmeno dire che questi Sunset saranno amati dai lettori tipici di Metalhead. Però amo smentirmi. Adoro vedere, capire, indagare. Ciò che emerge da questa mia testardaggine è una sensazione di libertà, una condizione di relax mentale, fuga, evasione. Non a caso l’album si chiama “Viaggio Libero”. Un abbandono totale, musica che non viene suonata, piuttosto sprigionata. I quattro di Novara si scatenano con tredici pezzi ed una bella bonus track in spagnolo (molto ben fatta). Musicisti eccellenti, grande intesa, una jam session diventata album. Si lasciano andare a un rock all’italiana, che mi ricorda un po’ i vari Litfiba e Ligabue dal punto di vista vocale, ma con divagazioni più rock, più reali, sicuramente molto meno commerciali. Diversi i guest nel disco, tra i quali Graham Bonnet (Rainbow). Un album piacevole, divertente, reale. Una copertina fantastica, molto intensa, sincera come la musica, una musica da gustare live, in un club, con amici, sorseggiando una birra. Anche questo è rock.

(Luca Zakk) Voto: 6,5/10