coprobz16(T-Boy Rec. / Universal) Rob Zombie è uno dei personaggi più sopravvalutati della scena metal. Ecco, è giusto scriverlo in apertura di queste righe e chi vorrà leggerle capirà da che parte esse tendono. Attenzione però, è pur vero che questo non vuol dire che Rob Zombie abbia fatto pessima musica. Mettiamola così, prima di passare dalle pubblicazioni di Zombie, ve ne sono di cose al di sopra di certi suoi lavori e dalle quali a volte questi prendono spunto. Rob Zombie si è cimentato anche in contesti extra musicali creandosi una rispettabile fama e questo suo essere versatile e multiforme, nonché sperimentale, sembra emergere da “The Electric Warlock Acid Witch Satanic Orgy Celebration Dispenser”, il quale appare come un vero collage di cose. Musica, suoni, voci e tutto quanto diventa una concatenazione di situazioni, le quali come d’abitudine sembrano il solito minestrone che l’artista del Massachussetts riesce a creare abitualmente nei suoi lavori. “The Electric Warlock…” tende dunque a una riduzione essenziale dei brani: il minutaggio delle canzoni infatti si aggira tra i meno di due minuti e i due e tre quarti o poco più. Questo permette a Rob Zombie di sottrarre il più possibile e puntare immediatamente all’ascoltatore con qualcosa che risulti orecchiabile e senza eccessi. Il resto, il telaio dei brani che si susseguono in questo flusso sonoro, è un qualcosa di già udito e dunque niente di nuovo potrà offrirvi questo nuovo album che ha le tinte di un musicista maturo, vissuto e con una propria direzione (pulp) che gli ha fatto guadagnare consensi e simpatie. Insomma, è il solito spasso o forse no?

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10