(Despise The Sun Records) Autori di un demo ristampato più volte, uno split con i siciliani Bunker 66 e un tour in Germania, Olanda, Rep. Ceca e Austria, i Barbarian producono questo lavoro omonimo dalla durata contenuta, 27’ e sei pezzi totali, nella migliore tradizione del metal di metà degli anni ’80. Bathory, Venom, Sodom, Possessed e tutta la sfilza dei primordi del black metal e di quello segnato dal pentacolo del demonio. “Barbarian” è registrato con una certa pulizia, pur tenendosi stretti i toni oscuri, i suoni spessi e robusti e un songwriting ovviamente spudorato, spontaneo e senza cedimenti. “Serve in Heaven, Reign in Hell” è meravigliosa, corrotta dall’inferno in ogni sua nota! Una menzione particolare a “Ad Mortem Festinamus”, mostruoso esempio di come i Venom abbiano arruolato legioni di metallers, e poi a “Rain of Fire” che riprende a velocità incredibile l’heavy metal dei primi anni ’80. I Barbarian ci mettono tutta l’anima torbida e nichilista possibile, nel segno di una tradizione epocale che ha generato figli con face-painting e croci rovesciate. La band toscana è così un solido baluardo di un metal mitico e senza tempo.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10