Guarda un po’ cosa ci riserva la Polonia accanto a tanto metal estremo! “Cinematic” è stato pubblicato nel 2010 ed accolto con grande entusiasmo nella sua terra d’origine; ma solo oggi i Lebowski cominciano ad essere noti fuori dai patri confini grazie al loro raffinato e intrigante prog rock. Il disco costituisce una sorta di omaggio strumentale al cinema (in particolare, ma non solo, a quello polacco stesso) e vuole essere, nelle intenzioni della band, una colonna sonora per una pellicola mai girata. Una menzione speciale anzitutto alla confezione di questo debut: un digipack molto elegante, che è arrivato in redazione accompagnato da una barchetta di carta come quella che è protagonista del booklet. “Trip to Doha” si apre sulle ammalianti note del duduk, strumento mediorientale utilizzato ad esempio nella colonna sonora di “Gladiator”, e prosegue con un mood vagamente new age, alla ultimo Mike Oldfield. Con una matrice scopertamente etnica “137 sec.”: i bellissimi vocalizzi di Katarzyna Dziubak aprono in modo perfetto alle ipnotiche divagazioni del piano elettrico Fender. Tastiere e sax si alternano piacevolmente nella titletrack fino al finale a marcetta; si cambia poi completamente atmosfera e si passa alla pioggia sottile di “Old British Spy Movie”. Un organetto ci guida fra le strade della vecchia Parigi in “Encore”, mentre “The Story Teller” scende più in profondità e si configura in modo etereo, con un arrangiamento essenziale e invitante alla riflessione che si evolve nella progressione finale. Solo un piccolo difetto in questo disco: talora (come in “Iceland”) gli stralci di dialoghi cinematografici (comunque sempre perfettamente integrati nelle trame sonore) sono troppo numerosi e finiscono per essere disturbanti – soprattutto perché assolutamente incomprensibili! Un album che piacerà in modo istintivo e duraturo a tutti gli appassionati del progressive più soft e avvolgente; si può ordinare direttamente sul sito della band a un prezzo molto contenuto (14 euro compresa la spedizione, e state sicuri che li vale tutti).

(Renato de Filippis) Voto: 8/10