copnovaseason(Autoproduzione) Formazione musicale che nasce dai defunti Novaseason Shot Industrial. Sono di Roma e quando hanno registrato questo EP la band non aveva ancora un cantante. Adesso invece sono ben due, uno è Hugo, il quale è stato visto esibirsi in una band tributo agli Slipknot, Federico invece si cimentava con l’alternative rock e nei Novaseason si occupa del cantato melodico. Sei brani dunque, strutturati su un nu metal-metalcore che offre molta aggressività e ovviamente ampi squarci di melodia, come nel caso della title track, la quale si concede un’atmosfera un tantino sdolcinata, mite e comunque capace di fare un certo effetto. A dire il vero l’apprezzamento maggiore va a “Plague”, con quella sua andatura da System Of A Down che suonano il metalcore e non da meno un’atmosfera che ha qualcosa di moderno, futurista. Un EP che presenta le buone intenzioni della band, la quale non si svena più del dovuto a presentare qualcosa che esca fuori dagli schemi, pur riconoscendole che a tratti qualcosa avviene. Dunque? Vuol dire che questo esordio mostra un certo potenziale, la buona idea di sapere cercare delle melodie e saperle impiantare nelle canzoni, mentre dal punto di vista dell’arrangiamento sembra che vi sia un enorme abisso proprio tra melodie e parti prettamente metal. Uno scarto stilistico che sembra non dare continuità. In ogni caso è l’inizio dei giochi questo “The Glassroom” e qualcosa di positivo lo comunica anche, oltre alle già citate melodie e a saperle costruire, la band si mostra abile anche nelle andature metal, come l’incipit dell’opener “Almost Young”, che con quel tritatutto creato con chitarre e sezione ritmica, prende immediatamente di petto l’attenzione dell’ascoltatore. In fin dei conti questi venti minuti totali diventano subito familiari ed è quello che conta, più delle cose da migliorare.

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(Alberto Vitale) Voto: 7/10