copVINDLAND(Black Lion Productions) I Vindland hanno avuto un passato burrascoso, fatto anche di uno scioglimento nel 2010. Poi devono aversi ripensato, perché siamo di fronte al loro debutto discografico ufficiale. Dall’antica Britannia, questi francesi mi ricordano molto un gruppo a cui sono tuttora affezionato, vale a dire i Windir. E devo dire che le somiglianze tra i due gruppi sono molto concrete. Il genere proposto quindi è un Viking molto tirato e decisamente tendente al Black Metal, soprattutto per quanto concerne voce e e ritmiche della batteria. I tempi sono quindi veloci e le pelli macinano partiture che somigliano di più a delle cavalcate furiose di una bestia imbizzarrita che non alle cadenzate nenie di alcuni gruppi Pagan moderni. I riffs sono equilibrati e con il giusto appeal epico/pagano, ma su tutti svetta la voce rabbiosa e potente ù, oscura e mistica allo stesso tempo. E nonostante tutto il risultato è solare e positivo, dove l’epicità si fonde con la rabbia. Il lavoro è composto da nove tracce dalla lunghezza media che si attesta attorno ai cinque minuti, senza nessun riempitivo o forzatura. La media, come avrete capito dalle premesse, è piuttosto alta, per un esordio davvero notevole, soprattutto perché, come detto prima, le sonorità sono davvero vicine agli immortali Windir. Convincenti.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10