(Abyss Records) Micidiali, potenti, spietati, insomma death metal. Perché i Fetus Stench sono questo: la classica band death metal e cosa mai potrebbero essere con quel nome? Il loro sound non fugge in ibridi, nuove tendenze, annacquamenti, ma è la totale prosecuzione della scuola death metal. Blast beat che variano nella velocità, improvvisi mid-tempo che ospitano assoli truci. Le melodie che sanno di arcano e allo stesso tempo spietato. Mazzate da orbi! Nulla di nuovo e nulla di epocale, ma se qualcuno è amante del death metal non dovrebbe prescindere da “Stillbirth”, opera fulminante e che ti inchioda alla sua croce. Le casse trasudano sangue e marciume, l’album gira e che importanza può avere se qualche pezzo magari suona di troppo? “Brennkommando” è già la terza traccia e tutto sembra scorrere come un’armata di assassini che devasta e travolge tutto quanto. La band è nata in Svezia nel 2011 da membri degli Anti Christian Death Squad e “Stillbirth” è il loro manifesto oltranzista che non ha particolari pretese, se non la sola volontà di suonare del canonico death metal e stop!

(Alberto Vitale) Voto: 6/10