booklet(I, Voidhanger Records) Inclassificabili! Per quanto io possa tentare di confinare gli Howls Of Ebb in un genere, mi rendo conto quanto questo mio tentativo sia inutile. C’è poco da fare: la band statunitense è talmente geniale da non poter essere incanalata dentro un tipo di musica. Già dall’opener “The 6th Octopul’th Grin” ci troviamo davanti a qualcosa di difficilmente catalogabile, tra blast beats furiosi di matrice black metal, mid tempos cadenzati con tastiere industrial alla Fear Factory, stacchi thrash ed un finale dominato dal basso. E stiamo parlando del brano più diretto e “classicamente” metal dell’intero album. Dalla successiva “Cabals Of Molder”, il sound si fa via via più intricato, tra parti estreme, psichedelia, Kraut Rock ed industrial. Immaginiamo una via di mezzo tra i Satyricon di “Rebel Extravagantia”, la freddezza dei Kraftwerk, atmosfere psichedeliche allucinate e la marzialità degli Einsturzende Neubaten, aggiungiamo alcuni stacchi di matrice thrash metal ed avremo una vaga idea della proposta musicale dei nostri. In questo lavoro, gli Howls Of Ebb trovano il perfetto equilibrio tra la matrice metal estrema del debutto “Vigils Of The 3rd Eye” e la vena sperimentale del successivo “The Marrow Veil”, enfatizzando i lati estremi di entrambi i lavori e mescolandoli tra loro. Il risultato è “Cursus Impasse: The Pendlomic Vows”; un album colossale per brutalità, glaciale ed imprevedibile come pochi altri. Capolavoro assoluto!

(Matteo Piotto) Voto: 10/10