copdakesis(CapsAArx) Per il proprio secondo album, gli inglesi Dakesis decidono di fondare una etichetta autonoma e di diffondere così la propria musica in assoluta indipendenza. Non ho molte informazioni sul concept che sta alle spalle dei testi, ma musicalmente posso certamente dire che i nostri si muovono in quella zona fra power e progressive che ha prodotto i Symphony X (va detto, dal sound più aggressivo), gli Adagio e i Kamelot. Energica e melodica “The new Dawn”; “Destined for the Flame” presenta pure qualche interessante spunto shred, mentre “Judgment Day” è una breve power ballad dove la chitarra acustica ha un ruolo importante. Brano più orientato sul progressive è “To conquer and die”. Con “The Sacrifice”, che ha diverse reminiscenze degli Evanescence, abbiamo la prima delle tre suite che, quasi in successione, chiudono il disco: sono nove minuti che preludono ai diciotto (!) di “The seventh Sky”, genericamente più duri nel sound, ma che non lasciano una impressione netta nell’ascoltatore; e ai quasi dodici di “By the fading Light”, così vari da risultare a tratti disuniti. La sensazione è talora che i nostri abbiano voluto, mi si passi il termine, ‘strafare’: forse i Dakesis devono soltanto acquisire maggiore esperienza per calibrare meglio le proprie forze.

(René Urkus) Voto: 6,5/10