copdarktranquillity(Century Media) I traguardi sono fatti per essere raggiunti, tagliati. E quindi superati. Ma un traguardo, una volta tagliato appartiene al passato e non ha più nulla a che vedere con il presente e, soprattutto, con il futuro. Se con “Construct” la band di Stanne & co era “tornata” (lo scrissi qui) da un paio capitoli forse non troppo esaltanti, aveva anche raggiunto il traguardo del ventesimo anno di pubblicazioni, contemporaneamente alla release decimo album in carriera. Traguardo perfetto, bilanciato… ma traguardo raggiunto, superato, dimenticato. Dal 2013 se ne sono andati un bel po’ in giro per il mondo (sono recentemente passati per l’Italia, ecco le foto) ma sono anche riusciti a mettere insieme un nuovo album, una nuovo capitolo di quell’inconfondibile Gothenburg Sound del quale loro sono attori primari, avendo contribuito in prima persona alla definizione dello stile stesso. L’album scorre fluido nell’insieme, un esempio di songwriting geniale complessivo geniale ed intelligente. “Encircled” passa veloce. Si percepisce l’energia, la potenza, la furia … ma è palese che i Dark Tranquillity si stanno solo scaldando. Stanno affilando le lame. Segue la title track la quale conferma l’ottima voce clean di Stanne ma, con quel crescendo, quel groove il brano si abbandona al superlativo growl, quello tuonante, devastante, mentre le ritmiche esaltano e le tastiere creano un’atmosfera melodica ma anche schizofrenica. “Forward Momentum” è un capolavoro: apre con una certa inquietudine per poi esplodere, grazie alle tastiere, in qualcosa di epico e trionfale, mentre ancora una volta Stanne, usando le due voci, esalta, trasmette energia con un ritornello assolutamente superlativo! “Neutrality” è ricca di pulsazioni, “Force of Hand” è pesante, tirata, ma anche dannatamente oscura. “Faithless by Default” è coinvolgente: in questo brano molte parti in growl sono compatibili con il clean, ma la band ha opportunamente evitato l’eccesso delle clean vocals, forse il problema avuto con alcuni album di minor impatto del passato. Epica “The Pitiless”, emozionale ed intensa “Clearing Skyes”, furiosa e tagliente “When the World Screams”. “Merciless Fate” è un viaggio profondo, struggente, il tutto esaltato da melodie accurate ed un singing completamente assorbito dall’atmosfera. La conclusiva “Caves and Embers” sposta l’equilibrio sulla chitarra rispetto alle keys e si rivela un brano potente, melodico, coinvolgente, perfetto epilogo di un album avvolgente, riflessivo e ricco di dinamismo. Per chi entrasse in possesso della versione con bonus track (su secondo CD) ci sono due ottime sorprese: “The Absolute”, tetra, triste, ci sento le vibrazioni dell’epoca di “Projector”, mentre “Time Out of a Place” è gotica, dark, tristissima e piena di suggestive emozioni. Un disco veramente intelligente, curato, potente… con ogni ruolo veramente reso importante, chiave… specialmente la voce di Stanne e le tastiere di Brändström. Stanne stesso si è posto una tipica domanda che passa per la testa a tutti dopo oltre vent’anni, dopo tutti questi dischi, ovvero… i Dark Tranquillity hanno ancora qualcosa da offrire? Qualcosa di qualità compatibile con una storia intensa e ricca di momenti esaltanti? Io, che scrivo queste parole, mi trovo spesso a dover ascoltare bands storiche che amo o che ho amato, con il profondo terrore del disappunto che poi devo tradurre in parole. Ma i Dark Tranquillity non sono in decadenza. Anzi. Sono maturi ed esperti, si sono presi tre anni di tempo per scrivere “Atoma”, ed il risultato è semplicemente fantastico! “Atoma” offre brani fantastici, brani che vuoi sentire ad un concerto. Allo show che assisterai tra 10 anni ad un certo punto sentirari le note di canzoni come “Forward Momentum”, canzoni che scatenano la scintilla, fanno esplodere il mondo attorno catapultandoti nella dimensione della band, della musica, del concerto, del momento. E, credetemi (li ho visti dal vivo meno di due mesi fa), la band di Gothenburg ha creato decine di canzoni di questo tipo. E continua a farlo con efficienza e qualità superlativa.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10