cophastur(Black Tears) Full length di debutto per Hastur, band ligure in circolazione sin dal 1993, con all’attivo l’EP “Dance Macabre” risalente al 1996. Durante tutti questi anni, la band è passata attraverso mille peripezie, tra cambi di line up (tra i membri del passato troviamo Roberto Lucanato, ora con i Segno Del Comando, Dave Krieg dei Malignance e Trevor, cantante dei Sadist) e scioglimenti, tanto che , tranne che per il drummer fondatore, Hayzmann, la formazione è totalmente rimaneggiata. La proposta musicale è un death di stampo americano, con richiami ai grandi degli anni ’90 come Monstrosity, Deicide e Malevolent Creation. Ritmiche potenti ed intricate si alternano ad accelerazioni improvvise e devastanti, mentre di tanto in tanto si fanno largo inaspettate ed efficaci melodie, armonizzazioni e ripartenze. Pregevole l’intermezzo acustico presente nella conclusiva Purgatory, dotata di un cambio di tempo centrale dove spicca il basso di Grinder, che si produce in partiture elaborate molto interessanti. Sugli scudi anche la prova vocale di Napalm, dotato di un growling piuttosto profondo ed aggressivo, vicino stilisticamente a quello di Peter dei polacchi Vader. Un album senza punti deboli, con canzoni dirette e concise suonate con buona tecnica ed una conoscenza del genere tipica dei veterani. Vivamente consigliato agli estimatori del genere.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10