copingranaggidellavalle(Black Widow Records) La recensione del secondo album dei progsters romani Ingranaggi della Valle (moniker che trovo geniale!) se la sono scritta da soli dichiarando: “in questo album abbiamo scelto una diversa modalità compositiva. Abbiamo deciso di mettere le canzoni davanti ai nostri strumenti, lasciando che si sviluppino da sole.”. Fantastico, geniale e con un risultato così ricco di emozione e musicalità che è difficile anche da analizzare e descrivere, impossibile da criticare o giudicare. “Warm Spaced Blue” va semplicemente ascoltato, sentito, profondamente percepito, intensamente goduto. Un po’ come il profumo della natura è più ricco quando viene percepito vedendone i colori ed udendone i suoni, anche qui non basta l’udito per questo album: servono tutti i sensi. Sesto compreso. “Warm Spaced Blue” è musica che respira, musica viva, anche grazie alla straordinaria capacità tecnica di tutti i musicisti coinvolti, i sei membri della line up (dove abbondano strumenti come il Mellotron o il violino) e gli altri quattro ospiti (tra questi voce narrante e flauto traverso). Un album complesso ma fluido, ricco di un’oscurità intrinseca magicamente deliziosa, ma anche capace di leggerezze divertenti come il testo di “Lada Niva”, profondo ma sostanzialmente spensierato in quanto parla proprio di quella mitica vettura sovietica ancora in produzione quasi immutata dal ’77 ad oggi. Il tutto è magistralmente incastrato in una complessità musicale sublime, la quale dimostra in tutti i brani la derivazione jazzistica dei musicisti la quale converge verso una atmosfera marcatamente rock, necessaria per uscire da un ghetto sonoro e proporre questo capolavoro ad un pubblico più vasto. “Warm Spaced Blue” non è solo musica scritta e suonata. Qui siamo davanti a musica dipinta, scolpita, forgiata, modellata. Musica piena di dinamica, sorprese, svolte, curve, dimensioni, colpi di scena. Un caleidoscopio di emozioni senza fine, le quali si rivelano ascolto dopo ascolto, cambiando senso, colore, intensità e vibrazione.

(Luca Zakk) Voto: 10/10