coptzad(Sifare) Nel nuovo album di Tzad, un progetto ideato da Andrea Balzani, tastierista e compositore, vi partecipano Francesco Ivan Sante Dall’O alle chitarre elettriche e acustiche, Alex Farulli alla batteria e percussioni, poi il bassista Francesco Napoleoni e la cantante Ylenia Scimia e altri due chitarristi, cioè Luca Romano e Farncesco McGrussu. “The New Era” consta di un prologo etereo, di tastiere che fanno sentire i tasti che sprigionano suoni adimensionali e poi ecco sbocciare “Dreaming to Fly”: è un’atmosfera che ricorda qualcosa di Mike Oldfield, ma più di tutto ha un incedere gentile e con i toni della malinconia. Gentilezza e malinconia pervadono le composizioni di “The New Era”, le quali vengono dominate dal gioco dei sintetizzatori e da qualche sortita della chitarra, oltre al tappeto ritmico che ben si incastra nel suono vellutato ma al contempo tecnologico. Lo scenario è dunque pulito, candido e cristallizzato attorno a melodie che si liberano con densa sinuosità. Spinge all’introspezione “The New Era”, perché le trame melodiche per quanto docili, sono incorniciate da una considerevole struttura ambient. Questo determina appunto uno scenario ampio, nonché mutevole, ma percorso appunto da venti melodici che offrono i motivi, gli spunti, le sensazioni. L’ascolto prevede incursioni nell’elettronica, mai abbondante eppure parte integrante delle melodie e del fluire delle composizioni, tutte strumentali. Occorre davvero lasciare a Tzad la possibilità di dipingere un affresco nella propria mente, per meglio vivere quella che può diventare un’esperienza sensoriale. La musica diventa grande dipinto nel quale c’è un vortice di cose che non ruota con funesta violenza, ma attraverso una giusta e precisa sequenza di suoni che si conseguono, prendono forma e sviluppano un flusso melodico forse spesso uggioso.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10