(Cacophonous) Gli Eastern Front restano piuttosto fedeli al black metal in parte ancorato alle prime manifestazioni del genere, soprattutto nelle tendenze di stampo atmospheric. Le canzoni della band inglese sono da sempre dilatate, il riffing infatti è una trama narrativa che prolunga le proprie litanie, mentre il solido gioco ritmico del batterista Blitz (ha suonato anche nell’ultimo dei Devilment, side project di Dani Filth dei Cradle Of Filth), offre un buon contrappunto al muro sonore delle sei corde. Le canzoni sono strutturate su minutaggio medio-lungo e aprono il fianco a qualche soluzione sinfonica, grazie a tastiere discrete ma che rafforzano ovviamente l’aspetto melodico, anche per il fatto di sommarsi a qualche accordo aperto delle chitarre e rendere il tutto più sostenuto. Tre album e un aspetto compositivo in crescita per gli Eastern Front, infatti “Empire” mostra qualcosa in più in fatto di songwriting, rispetto al semplice “Blood On Snow” album del 2010 e a “Descent into Genocide”, inciso quattro anni dopo. Sul piano testuale la band resta legata a temi sulla Seconda Guerra Mondiale, una scelta per le liriche fatta all’epoca del primo demo, nel 2007, la quale portò la band di Ipswich a essere definita per stile come ‘War Torn Black Metal’. Alfieri di racconti di guerra, autori di un black metal ferale, istintivo e con qualche buon ricamo nell’arrangiamento generale dei pezzi, gli Eastern Front sembrano abbinare quell’istinto selvaggio e nichilista del black metal, alla predisposizione del genere stesso verso melodie epiche, ampie, maestose. Il brano d’apertura e title track dell’album, è imperioso e solenne, forse sigla i migliori tre minuti di un lavoro che oltre alla vivacità e forza di Blitz, mette in risalto anche il cantato della nuova vocalist Marder, la cui voce aspra e con uno scream terrificante, offre la giusta attitudine a questo black metal combattivo ed epico. Visti i servigi di Blitz nell’ultimo dei Devilment, ecco che Dani Filth compare in una canzone dell’album per un duetto con Marder.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10