(Seance Records) Gli australiani Ignis Gehenna esistono almeno dal 2008 ma dobbiamo arrivare ad oggi per assistere al loro debutto discografico. Il genere di riferimento incontrastato è il black crudo e atmosferico in pieno stile norvegese/svedese, senza nasconderlo ma anzi trasformando ogni traccia in un passionale elogio alla nera arte musicale. E devo dire che strumenti tecnici e determinazione non mancano a questo duo. Ecco quindi sei tracce che già dai titoli fanno un chiaro riferimento anche alla sfera rituale del black (perché poi non vogliamo parlare del nome del gruppo?!) e che vanno a strutturarsi in agglomerati mai troppo complessi eppure mai scontati o banali. Specie la batteria ricorda, assieme alla chitarra, il filone norvegese, mentre basso e voce riescono ad infondere un tono più personale all’intera produzione. Sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto che pur essendo chiarissimi i punti di riferimento musicali non c’è traccia di rimasugli pedissequi ed inutili. Di fatto, siamo di fronte ad un buonissimo album black senza troppi giri di parole. Complimenti davvero!

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10