(Svart Records) Malinconie pop dalla Finlandia. A dire il vero gli Underwater Sleeping Society non fanno pop, sicuramente non fanno metal… e pure il rock è una componente marginale in questo loro album. Però c’è sempre un profondo senso di amarezza reso dolce, una intensa oscurità illuminata ed una gamma tetra di onde sonore resa brillante dalla musica intensa; È questa forse la sintesi di questo ritorno (l’album precedente risale a otto anni prima): la release, tutt’altro che strumentale nonostante il titolo, è un viaggio sonoro delicato, dolce, un po’ rock, un po’ pop, un po’ dark wave, con parentesi synth pop e deviazioni che arrivano a dare spazio a linee di basso calde e a piccoli assoli di sax. Siamo nell’infinita parentesi di ciò che è definibile tra avantgarde e/o progressive, pertanto le regole, se ci sono, vengono infrante, messe in discussione, riscritte. Musica strana, per pensieri strani, da consumare con impegno mentale ma senso di libertà. E magari ad alto volume.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10