(Steamhammer/SPV) Entusiasmante full length di debutto per i canadesi The Wild, band attiva dal 2012, con all’attivo alcuni singoli che hanno riscosso un certo successo. Il sound dei nostri si rifà al rock’n’roll di stampo australiano, ispirato palesemente da AC/DC ed Airbourne, ma con una carica punk selvaggia che rende alcuni pezzi maggiormente dinamici ed adrenalinici, come nel caso di “Six Hundred Sixty Six”, costituito da tre accordi, melodie ruffiane e ritmiche pulsanti. “Rattlesnake Shake” ha un’attitudine sleazy, vicina a quella di Guns’n’Roses e Johnny Crash, con vocals isteriche e riffs potenti ma orecchiabili. “Run Home” mette in mostra il lato più bluesy della band, con ritmiche cadenzate e malinconiche, con tanto di cori gospel nel finale. Cori che troviamo anche nella lasciva “Down To The Bottom” che ricorda certe cose dei Cinderella di “Heartbreak Station”. “Another Bottle” è un pezzo hard boogie come gli AC/DC non scrivono da fin troppo tempo: riff avvincente, voce alla Bon Scott e melodie che si fissano immediatamente in mente, per non abbandonarla più. Un album sicuramente derivativo, ma d’altronde il rock’n’roll è un genere esplorato in lungo ed in largo. Ma i brani sono efficaci e grintosi al punto giusto, e gli appassionati del genere troveranno pane per i loro denti.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10