(Terror From Hell Rec.) L’ultima pubblicazione della band doom italiana Black Oath è questo mini di quattro pezzi di venti minuti. La reputazione dei Blacks è in aumento e anche all’estero si parla sempre bene della band che attraverso il doom esprime melodie maledette, occulte e incrostate di un riffing nel quale scorre anche il sound dei seventies. Con queste quattro litanie si viaggia nell’oscurità, perché nei quattro pezzi c’è davvero il buio o almeno in parte. Vibrante e intensa la melodia dell’opener “…from Here” e la seguente “Funeral Alchemy” sprigiona in maniera esemplare tastiere ossianiche, riff oscuro dettato dalla tradizione seventies e una generale ambientazione sulfurea. “Reincarnation of the Highway Cavalier” ha un incedere più rock e con un ritornello che potrebbe fare gola anche ai Ghost e tinte del brano tra doom-blues e atmosfere gothic, ma il tutto altro non è che un medley che riprende appunto “Reincarnation” e “Highway Cavalier” dei Pagan Altar. “A Song to Die With” inizia con un temporale e sviluppa una melodia tra l’epico e l’inquietante, ma è in realtà una narrativa di uscita, di chiusura dell’EP, visto anche il minutaggio ridotto a poco più di due minuti ne fa di fatto una outro però troncata, anzi sfumata proprio nel momento in cui la sua progressione sta per esplodere. I Black Oath con questi tre inediti e il medley-cover, riesce a presentare una buona sintesi del proprio stile consolidato e perfettamente allineato con la tradizione del genere.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10