(Comatose Rec.) Secondo album per i texani Desecrate The Faith, band di assassini e macellai! Il brutal death metal della band è qualcosa di spaventoso: riff e ritmiche si fondono formando un uragano infernale che passa e stermina ogni cosa. Sembra di ascoltare una commistione tra Cannibal Corpse, Suffocation, Autopsy, Morbid Angel, questi ultimi per certe soluzioni melodiche, e chissà altro ancora ma in una versione appunto brutal e maledettamente veloce. Il cantato di John Hull è un growl estremamente gutturale e che basa la prestazione al microfono su frequenze alquanto basse. In alcuni momenti abbassa talmente i toni che sembra un gorgoglio di fianco alla linea di demarcazione del volume degli strumenti. L’azione alle pelli di Mike Caputo è eccellente. I suoi colpi doppiano ogni passaggio e variazione del riffing. Il suo tocco sembra agile esemplice, ma le sue evoluzioni sono continue e impeccabili. Peccato solo per la doppiacassa, troppo in modalità ‘macchina da scrivere’ nei colpi, insomma c’è troppo trigger. In ogni caso niente da rimproverare a questa spina dorsale, sulla quale poggia anche un basso pulsante e spesso in evidenza. “Unholy Infestation” è veramente estremo, ma al contempo duttile nel formare ondate di dolore, morte e sovrana violenza. Alcuni passaggi sono tenebrosi, tetri e ciò alimenta il clima malsano dell’album. I Desecrate The Faith non suonano a rotta di collo, le canzoni hanno molteplici variazioni, nonostante poi anche nei momenti ‘calmi’ sembrino lanciati a folle corsa.

«Your god is dead, devoured by the darkness»

(Alberto Vitale) Voto: 8/10