(Revalve Records) Ecco tornare gli Starbynary di Joe Caggianelli: dopo l’ottimo “Dark Passenger”, dedicato al character televisivo Dexter, i nostri si cimentano nientemeno che con l’Inferno di Dante! E i milanesi riescono bene, mi sembra, a far baluginare lo spirito fosco e tragico delle cantiche più celebri nelle loro trame power/prog sempre piene e coinvolgenti. Bella opener “The dark Forest”, perché riesce a tenere insieme melodia e funambolismi progressive. I cori operistici con voce femminile aggiungono la nota in più alla violenta “Gates of Hell”, mentre è (naturalmente) il pianoforte a disegnare molti degli scenari degni di “Paolo e Francesca”. Il piano è protagonista anche nella dolce ballad “Soothsayers”. Per le “Malebolge”, i nostri scelgono un approccio vario e piacevolmente caotico, che va dai vocalizzi operistici alle sfuriate di metà brano; “Ulisse’s Journey” è tesa e drammatica, e incorpora naturalmente alcuni dei versi più famosi del XXVI canto. La suite conclusiva “Stars” si prende undici minuti: molto bello il break strumentale attorno al settimo, ma la riuscita del pezzo sta nella coralità dell’impegno di tutti i membri della band. Un progetto veramente ambizioso, ma coronato per chi scrive da pieno successo.

(René Urkus) Voto: 8/10