(Iron Bonehead) Contorto ed assurdo questo debutto degli indiani Chhinnamasta. Dopo l’apertura affidata a “Nexion I – Ritual of Illumination an Consumption”, un’ossessiva intro dalle sonorità appartenenti alla loro terra, ecco apparire un pezzo da tredici minuti che rinchiude sostanzialmente tutta la release della band (un duo per la precisione). Dentro questa “In Search of a Primal Light” c’è molto: atmosferico, un ambientazione black con voce sofferta in recitazione, con un crescendo coinvolgente che porta da un doom ad un thrash, prima di tornare sui suoi passi, percorrendo il sentiero al contrario. Puramente ambientale, invece, la terza traccia, “Nexion II – Reawakening Primeval Spells from the Farthest Cosmic Night”… un ambient piatto e dilungato (quattro minuti abbondanti), abbastanza scollegato dal resto. La Iron Bonehead ha scovato questo oggetto tetro, originariamente uscito in cassetta e ha deciso di accasarlo su un vinile. Dietro c’è una radice di sostanza, ma non è sbocciata ed il risultato appare decisamente confuso e poco confezionato. Siamo distanti da un qualcosa di attraente, per il quale vale la pena investire su un vinile.

(Luca Zakk) Voto: 4,5/10