(Abyss Records) Ho sempre pensato che il revival di generi e sonorità venga spesso incentivato da qualche buon album che salta fuori dal marasma generale del pentolone di turno.La  Abyss Records è un’etichetta che fonda le proprie strategie verso il death metal di matrice old style, la quale pubblica i Corrosive Carcass, band presa in adozione dalla Svezia. Due condizioni che mettono in piedi un album, “Composition of Flesh”, in cui il death metal svedese di una volta (particolarmente Grave e primissimi e truci Dismember) si incontra con qualche spunto di death metal americano. In questo scontro-incontro di correnti gira tra le note un senso di personalità spiccata da parte della band. I Corrosive Carcass elaborano suoni ovviamente fragorosi, come se fossero prodotti dalle profondità di una caverna. Una batteria tempestosa, ma eccessivamente compressa nel suono, e un basso dannatamente denso e ben udibile. Jonathan Sjöblom è il bardo nero che canta di atrocità, delitti e degenerazioni della mente. L’uso del blast beat è continuo, ma ai Corrosive Carcass non va di esasperarlo ed ecco dunque inserti in mid-tempo, frenate, ripartenze. Atmosfere nelle quali si fronteggiano riff generati dal ricordo dei Death e Autopsy e da quelli di connazionali già nominati più su. Pur essendo una pubblicazione totalmente derivata, per via del genere, lo stile presenta degli spunti propri e capace di rendere questo lavoro un qualcosa che riesce a differenziarsi dal resto.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10