(ViciSolum Productions) Chiudono una trilogia con il terzo album in studio i finlandesi Oceanwake. Rispetto al precedente “Sunless” (recensione qui), aumenta la durata (di un paio di minuti) ma si dimezza il numero di tracce: solo due brani i quali risultano immensi, monolitici, di vasta durata, una durata che integra creatività, originalità, intensità emotiva… una durata che accompagna attraverso l’ascolto senza mai mostrare ripetizione o monotonia. Tre quarti d’ora nei quali la band si lasci andare: doom, post doom, atmosfera, brutalità (il growl è eccezionale), deviazioni progressive. Tuttavia un album molto più immediato e fruibile del precedente, il quale necessitava di diversi ascolti. “Earthen” è complesso, contorto, intellettuale, brutale … ma anche assolutamente attraente, ipnotico, magnetico; un disco che unisce violenza a melodia e groove, che congiunge momenti destabilizzanti ad ambientazioni calde e sensuali. Un’opera che invade i pensieri, cattura la mente e coinvolge il cuore.

(Luca Zakk) Voto: 9/10