(code666) I greci Aenaon, non cambiano stile: il loro prog black rimane, l’impostazione è sostanzialmente la stessa, la fantasia pure… ma rispetto “Extance” del 2014 (recensione qui) questo nuovo lavoro ha qualcosa di diverso, di unico, di crudelmente complesso ma anche sensualmente diretto, coinvolgente, magnetico. Le dimensioni sonore evidenziate da quel sassofono quasi erotico sono molteplici; le voci harsh -poi- sono cattive, crudeli, mentre quelle clean sono incantatrici e ipnotche. È sufficiente quel capolavoro intitolato “Earth Tomb” per offrire un’esperienza musicale illimitata, arricchita da tempi contorti ed un ritornello corale clean che manda destabilizza i pensieri e provoca estasi. Il sassofono di “Void” è provocante, come è provocante è quella voce femminile potente e cristallina. Criptica e irrazionale la opener “Oneirodynia”, un brano con una progressione infinita. Eccitante il jazz deviato di “Thus Ocean Swells”, cansone pulsante con linee di basso enigmatiche ma cariche di un’energia perversa, amplificata ancora una volta da un sassofono trionfale sostenuto da un drumming che si colloca tra il prog ed il tribale, un drumming che ha ben poco a che vedere con il black metal, ma allo stesso tempo ne è parte integrante e vitale. La conclusiva e mastodontica “Phronesis / Psychomagic”, invece, ingloba una gamma di sensazioni talmente vasta che è quasi impossibile riassumere, ma altrettanto impossibile non lasciarsi andare completamente allo scoccare di secondo degli oltre quindici minuti di esperienza extrasensoriale. “Hypnosophy” non è più classificabile nell’ambito metal. C’è qualsiasi stranezza tipica di Shining, di Vulture Industries, di Krakow o di bands tipicamente imprevedibili e sconvolgenti; l’immensa modernità del suono accoppiata con il feeling vintage di strumenti ed arrangiamenti solitamente (e comunque raramente) di contorno. Un mix intenso, classico ma sperimentale, progressivo ma anche tradizionalmente attorcigliato. Un disco che non lascia respiro, nel quale ogni momento, ogni passaggio, ogni cambio di tempo o fraseggio dei vari strumenti diventa pura, suprema e dominante espressione d’arte moderna, arte resa incredibilmente sexy e magicamente fruibile da molti, celando comunque segreti proibiti per pochi selezionati eletti.

(Luca Zakk) Voto: 9,5/10