(Argonauta Records) Questi finlandesi hanno catturato la mia attenzione fin dalla splendida copertina. Ora che ho ascoltato l’album per intero posso capire cosa perché la scelta degli artisti sia ricaduta su un paesaggio spoglio e inospitale alla vita seppur bellissimo e alienante. I ragazzi fanno stoner, di quello che conviene ascoltare da soli ed n completa immersione contemplativa. Qui si viaggia in lande astrali senza staccare i piedi dal pavimento di casa. Ma la mente vola con questa musica, quello è sicuro… Una lunghissima intro porta ad altre sei tracce molto poco cantate. La voce, a proposito, è molto sognante e in parte malinconica. Anzi, tutto l’album è in parte malinconico e sognante, ma anche ipnotico. Le stesse sensazioni che a suo tempo ho provato con le prime opere dei Tool. E rispetto a questi, qui vengono ripresi certi suoni insistenti e mesmerici del basso nonché la voce malleabile e suadente del cantante. La psichedelia è qui presente seppur in forma minore rispetto al previsto, il che dona freschezza e dinamicità ad un suono che altrimenti saprebbe di già sentito. Un disco molto ben riuscito, fatto di pure emozioni da viaggio… dove il viaggio è quello della mente.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10