JORDSJUK – “Råtner På Rot” (EP)
(Indie Recordings) Teoricamente questo trio è debuttante, un gruppo che si è appena affacciato al mondo discografico con questo primo EP; ma facendo luce nella nebbia sulfurea che esala da questo scenario marcio dominato dalla decomposizione, saltano fuori dei nomi tutt’altro che alle prime armi! (altro…)
DARKESTRAH – “Nomad”
(Osmose Productions) Un nuovo album dei Darkestrah è sempre un bene, una delle cose migliori che possa accadere. La band che ha origine nel lontano Kirghizistan, rappresenta un punto di incontro nel terreno del black metal tra tradizioni, magia, cultura europea e asiatica. Darkestrah è la definitiva affermazione del black metal (altro…)
WAIDELOTTE – “Celestial Shrine”
(Debemur Morti Productions) Sono una nuova realtà della scena black metal ucraina i Waidelotte che si costituiscono grazie a un nutrito gruppo di musicisti che provengono da Soen, White Ward, Naoni Orchestra, Тінь Сонця e Solar Kollapse. Black metal dai larghi contorni perché i Waidelotte inseriscono elementi folk (altro…)
TERRAVORE – “Spiral Of Downfall”
(Punishment 18 Records) Sono un’arcigna formazione d’estrazione thrash metal i bulgari Terravore, ora al terzo album in carriera e il secondo consecutivo con la Punishment 18 Records. Ivan Lazarov tira fuori un cantato, è anche chitarrista, arso e cupo, ruvido, perfetto anche per il death metal e dunque va a rendere il clima (altro…)
HIDEOUS DIVINITY – “Unextinct”
(Century Media Records) Un nuovo album per la death metal band laziale che ha pubblicato il suo ultimo, “Simulacrum” nel 2019 e successivamente un EP, “LV-426”, nel 2021. Superato quel per tutti nefasto 2020, Hideous Divinity tornano di prepotenza e ancora una volta con la Century Media, dimostrandosi come al solito una (altro…)
THE MAGOGAS – “48 Moons”
(Go Down Records) Album composto durante un tempo molto lungo più facilmente misurabile in 48 lune, da questo power trio strumentale italiano, il quale si lascia andare a riff seducenti, improvvisando viaggi cosmici, divagazioni ritmiche, spontanee, decisamente stoner, irresistibilmente psichedeliche. (altro…)
SAMUEL BONN HEAVY BAND – “Distorted Jazz-Guitar Concerto”
(Luminol Records) Il mondo della musica è vasto. È emozionale, sicuramente soggettivo. Però ci sono delle cose che sono chiare, delle regole di base. Ecco allora che c’è il tizio che ama un certo artista, che lo trova geniale… ma siamo nell’ambito di gente che manco suona: soggettivo, certo, ma vorremo parlare di musica. (altro…)
BAFOMET – “Baptized in Goat Blood”
(Iron Fist Productions / Nuclear War Now! Productions) Si pensi ai Venom, gli Angelwitch, i Sabbat, a qualcosa dei Motörhead, al black metal ante litteram, esempi di NWOBHM, del thrash prima maniera, le possibili contaminazioni del punk ed ecco dunque un concentrato dal Sol Levante chiamato Bafomet. Nel 2015, anno di nascita, i (altro…)
HAMFERÐ – “Men Guðs hond er sterk”
(Metal Blade Records) Suonano un doom mescolato a death, ma con quelle spruzzate di post metal che ormai rendono sempre più ipnotiche, quanto uniche, queste bands dal remoto nord. (altro…)
BLESTEMAT – “Poisonous Metal” (EP)
(Silent Future Recordings) Black metal, assolutamente black metal. Sono un duo, o forse è uno solo, ovvero Card dei Blodtår. (altro…)
LEAVES’ EYES – “Myths of Fate”
(AFM Records) Superano il ventennio di attività i Leaves’ Eyes, fatto che celebrano con il decimo album in carriera, la decima saga nordica, un inno agli antenati, alle grandi leggende, alle tradizioni intramontabili. (altro…)
THORNBRIDGE – “Daydream Illusion”
(Massacre Records) Terzo album per i power metallers tedeschi Thornbridge, i quali tornano dopo ben cinque anni dal precedente lavoro, confermando gli storici Pat (chitarra) e Mo (voce e chitarra), ma con il resto della band completamente rinnovato dall’ingresso in formazione di Tomi Göttlich (Rebellion, ex (Grave Digger) al basso e Vincent Bechthold (Seinaru Sekai) alla batteria. (altro…)
FUROR GALLICO – “Future to Come”
(Scarlet Records) Giungono al quarto album i Furor Gallico, a cinque anni dal fortunato “Dusk Of Ages” (qui), lavoro che ha segnato una svolta stilistica per il combo lombardo il quale, abbandonato parzialmente l’approccio barbaro e pagano che permeava i primi due dischi, ha abbracciato uno stile che coniuga folk, progressive ed atmosfere gotiche, rendendo la proposta decisamente più elegante e catchy. (altro…)
FUNERAL ORATION – “Antropomorte”
(Avantgarde Music) Deliziosamente dissacranti, offensivi, una destabilizzante devozione verso l’anti-cristianesimo. Testi malati, diabolicamente lascivi, irriverenti, sprezzanti, occultismo pregiato… testi derivanti da traduzioni di opere artisti di alto livello, come Maurice Rollinat e il suo ”La morte embaumée” (qui nel brano “Amor Obsessio”), o ispirati a fatti veri, come lo scandalo dei preti pedofili di Varazze nel 1907, che alimenta la favolosa “Cloaca Cattolica”. (altro…)
BRODEQUIN – “Harbinger Of Woe”
(Season of Mist: Underground Activists) Sono un trio di Knoxville, Tennessee, questi assassini che si fanno chiamare Brodequin. Dopo tre album, tra il 2000 e il 2004 e poi uno iato, eccoli riprendere con furia la strada del brutal death metal, firmando un contratto con la sotto-etichetta della francese Season Of Mist. Un accordo (altro…)
NIGHTBLAZE – “Nightblaze”
(Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group) Album di debutto per Nightblaze, progetto nato dalla mente del poli strumentista e produttore Dario Grillo (Platens, Violet Sun), il quale ha unito le forze con suo fratello Alex, batterista anch’esso di Platens e Violet Sun, l’ex cantante dei Perfect View Damiano Libianchi e la bassista di Steel Tyrant ed Evil Eyes, Federica Raschellà, con l’intenzione di comporre un album incentrato su sonorità melodic rock anni ’80, genere che ai tempi riempiva le arene, ed ora, pur essendo più di nicchia, conta ancora diversi appassionati. (altro…)
YOBREPUS – “A Rhizome Revolution – part 1”
(Apollon Records Prog) Prima parte di una rock opera un po’ fuori dal comune, concepita da questa prog band norvegese. Rivoluzione del rizoma… in filosofia è un termine usato per descrivere qualcosa di non lineare, fuori dalle regole, dalle gerarchie, con inizio (e fine?) ignoti… e per gli Yobrepus è un viaggio attraverso le crisi che si manifestano davanti agli occhi dell’esistenza umana: (altro…)
HOLLER – “Reborn”
(Scarlet Records) Una vita, trent’anni a rincorrere un sogno. Trent’anni come front man di una band di successo, ma appartenente ad un genere troppo settoriale, un genere con una troppo breve parentesi di gloria negli anni ’90, prima di uscire dall’attenzione delle masse e pure dalle frequenze FM. (altro…)
KHOLD – “Du dømmes til Død”
(Soulseller Records) Dai Khold non ci si aspettava qualcosa di diverso. “Du dømmes til Død” è perfettamente in linea con il credo musicale della formazione black metal norvegese. Abili nel rendere il loro black metal inizialmente monolitico in qualcosa dirottato decisamente verso il black and roll e il dark metal, senza mai abbandonare (altro…)
ORDER OF NOSFERAT – “The Absence of Grace”
(Purity Through Fire) Prolifici Count Revenant e Anzillu che arrivano al quinto album ad oggi dal 2021. Batterista Anzillu, multistrumentista e voce l’altro, si producono con Order Of Nosferat non solo a tendenze vampiric negli scenari melodici, ambientazioni e testi ma anche in un più generale atmospheric black metal di (altro…)
SYLVAINE – “Eg Er Framand” (EP)
(Season of Mist) Kathrine Shepard è una musicista con un’ampia visione delle cose e lo si è compreso dai suoi precedenti lavori, ovvero quattro album in carriera. Il suo retaggio norvegese – la Shepard nasce a San Diego in California da padre americano e madre norvegese – dunque più propriamente folk, mitologico, popolare, viene (altro…)
ITALICUS CARNIFEX – “Eternal Sickness”
(Ad Noctem Records) Secondo album e seconda iniezione di energia da parte dei bolognesi Italicus Carnifex, band in grado di rileggere con ottima personalità la lezione impartita dai grandi nomi del thrash. (altro…)
INNER AXIS – “Midnight Forces”
(Fastball Music) Hanno pubblicato due album tra il 2011 e il 2017 e solo ora, nel marzo del 2024 i tedeschi Inner Axis ne presentano un nuovo, dopo tanto tempo nel quale i tedeschi hanno realizzato solo qualche singolo. Inner Axis sono in equilibrio tra power, heavy e thrash metal, attraverso dei pezzi che in buona misura sono tutti (altro…)
ALESTORM – “Voyage of the Dead Marauder” (EP)
(Napalm Records) Gli Alestorm ad un certo punto hanno tentato di vendere sé stessi e ci sono poi riuscita. I pirati scozzesi da un folk-power metal differente dalle sembianze di oggi, ad un certo punto sono diventati ruffiani, se non addirittura un pochino pacchiani. Però va sottolineato che questa band è composta da musicisti (altro…)
LHAÄD – “Beneath”
(Amor Fati Productions / Extraconscious Records) Il Belgio sta diventando sempre più produttivo per quanto riguarda il black metal e questi Lhaäd, parte dello stimato collettivo Nox Entity, che comprende anche artisti del calibro di Entartung, Rituals of the Dead Hand e Wolven, giungono al loro secondo disco. (altro…)
AD MORTEM – “In Honorem Mortis”
(Purity Through Fire) Continua il setaccio del suolo tedesco votato alla causa del black metal da parte dell’etichetta teutonica Purity Through Fire che mette il proprio sigillo su questo debut album degli Ad Mortem, tra l’altro sassoni proprio come l’etichetta. Per quanto questo suonare non presenta alcun elemento distintivo in fatto di (altro…)
NONEXISTER – “Demons”
(The Orchard) È bello quando ti arriva all’improvviso addosso della musica con una botta del genere, qualcosa che ti mette a soqquadro le percezioni, che ti emoziona, sorprende, attira! Chi sono? Da dove saltano fuori? Ti rendi conto che non sai assolutamente nulla di questa band, ma per fortuna sono dei debuttanti, altrimenti sarebbe stato un fatto grave non conoscere l’esistenza di questo quintetto svizzero, di Zurigo, una band che si affaccia con modalità moderne, ovvero a suon di singoli e video, pur non essendo affatto una band composta da ragazzini. (altro…)
CRYSTAL HORIZON – “Crystal Horizon” (EP)
(Autoprodotto) Da Kristiansand, in Norvegia, debutta questa nuova prog rock band sperimentale con un vocalist semplicemente superlativo… tanto che è impossibile non paragonarlo al grande Einar Solberg! (altro…)
TONY TEARS – “Pains”
(BloodRocks Records) “Pains”: un titolo che è tutto un programma e rispecchia lo stato d’animo con cui il leader del progetto Antonio Polidori ha composto questo nuovo album. Tutto nasce durante il culmine della pandemia ed i problemi ad essa legati, un periodo in cui Antonio è caduto in una tristezza sfociata in una leggera depressione. (altro…)
CORPUS DIAVOLIS – “Elixiria Ekstasis”
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Copertina meravigliosamente dissacrante per il black metal satanico ed esoterico dei francesi Corpus Diavolis, i quali giungono al quinto sigillo. E loro non si atteggiano, non recitano, fanno sul serio, visto che tra le altre cose il front man è veramente satanista praticante e fondatore della AMSG, un’organizzazione religiosa ad orientamento satanico. (altro…)
URAGANO – “LP1”
(Ripcord Records e altre*) Gli Uragano di Sanremo hanno pubblicato in dieci anni diverse e per più etichette italiane e non, in gennaio hanno pubblicato, come da titolo, questo loro debut album in vinile e digitale che esprime perfettamente capacità e personalità, quanto foga e creatività. La band ligure si lancia in un post (altro…)
ABORTED – “Vault Of Horrors”
(Nuclear Blast Records) ‘Come si cambia per non morire’, recita una canzone di Fiorella Mannoia; tale frase la trovo calzante a pennello per il nuovo corso degli Aborted, inaugurato con il precedente “Maniacult” (recensione QUI), album della svolta per la formazione belga, nel quale la componente grind, violentissima come sempre ma alla lunga un po’ statica, viene diluita con soluzioni più vicine al technical death metal. (altro…)
IGNIS ABSCONDITUS – “Golden Horses Of A Dying Future”
(My Kingdom Music) Decadenti, tetri, malinconici, teatrali; una entità che abbraccia metal, rock, doom, dark metal e post metal. Ignis Absconditus è il nuovo mondo malato concepito dalla vocalist Noctuaria (Nebrus, Urticant, Flusso Delirante Persecutorio) assieme Henry Der Wanderer (anche noto come H.D.W., Mortifero o Archvile, anche lui in Nebrus, Urticant, oltre che Nott ed Ad Omega) e questi dieci brani hanno una capacità di coinvolgimento travolgente, ipnotica, dannatamente magnetica. (altro…)