(Svart Records)Ancora una volta questi stregoni finlandesi generano un’atmosfera letale, inquietante, destabilizzante, aprendo comunque verso una spiritualità tetra meravigliosamente sublime. Spiriti che vagano attraverso meandri inospitali, la vibrazione irrequieta dei riflessi tetri scatenati da quelle fiamme eterne. Voci che vagano come spiriti, assumendo le più svariate forme. Suoni tuonanti, distorsioni crudeli, atmosfere siderali avvolte dalle fiamme dell’inferno. Marziali. Dannati. Eterei. Sciamanici. Un vuoto spaventoso che diventa materia organica viva, pulsante, ricca di energia ma anche canalizzata in una eterna putrefazione. “Sunyaga” è una marcia verso gli inferi, un percorso sferzato da suoni astrali, voci demoniache e sospiri suggestivi. Rituale nel rituale con “Nagathma” con quelle voci provenienti da angeli ribelli con le ali sporche di sangue. Ci si perde nel nulla cosmico con “Uni”, un viaggio scandito da percussioni dal sapore progressivo. Chiusura di un cerchio per chiuderne uno ancora più grande con “Mahathgata III”, la quale continua il discorso iniziato con l’EP “II” del 2018. Registrato prima di avventurarsi nel progetto Waste of Space Orchestra (il quale ha debuttato l’anno corso con “Syntheosis”), “Mathreyata” ha avuto un lunghissimo periodo di incubazione, è stato suonato dal vivo e solo ora viene consegnato all’eternità con la registrazione definitiva. Un precipizio senza fine verso un abisso sconfinato nel quale tutto torna alle origini, una dimensione dove regna il supremo caos primordiale.

(Luca Zakk) Voto: 9/10