(Duplicate Records) Quarta opera per questa mostruosa creatura, origine di un suono oscuro e tetro che definire solo black metal è quasi uno sfregio. Perché qui si va decisamente sotto il livello del terreno, dove la luce del sole non è la benvenuta. Delle undici tracce del lavoro, in realtà dieci più l’intro, lo spazio per le pause sonore si contano in un paio di canzoni, ma l’atmosfera resta pesantissima per tutto il disco, una profondità che mi è capitato raramente di sentire. La cattiveria che sanno emanare questi tizi è disarmante, puro metal nero dai ritmi mai impossibili e dalle strutture canzoni mai troppo intricate… eppure la somma delle parti crea un composto unico e inimitabile. Non c’è davvero nulla che non funzioni nel cd, dalla produzione superlativa e minimale, una coesione nel suono tale da creare uno tsunami di pece e soprattutto il potere di far emergere vissuti ansiogeni e reconditi che solo la musica che ti tocca dentro sa fare. Semplicemente magnifici.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10