Ecco un estratto di un post sul blog che Varg ha messo online, dove parla della vicenda: “Lo scorso mese è stato turbolento per  me e per mia moglie che aspetta un bambino. Tre gentili poliziotti francesi si sono presentati a casa mia, con una lettera. Non erano della Gendarmerie o della DCRI, ma della Police Aux Frontieres. Potete immaginare cosa facevano questi in una limousine nel mezzo della Francia, lontani dai confini: mi vogliono ora espellere dalla Francia perché diffondo razzismo, per essere parte dell’ala più estremista della destra, per incoraggiare la gente all’uso della violenza. Secondo quanto scritto nella lettera sono una potenziale minaccia per la sicurezza nazionale della Francia. Naturalmente fanno così perché non ci tengono ad accusarmi direttamente di razzismo, altrimenti potrei difendermi pubblicamente esprimendo le mie idee, cosa che  certa gente non vuole assolutamente che succeda. Questo succede anche perché mia moglie sta prendendo vie legali per difendere il suo diritto al possesso di armi, più altre cause varie, e loro sanno che per noi sarebbe molto più difficile fare una battaglia legale se non siamo più in Francia, o se siamo senza soldi per farlo… in quanto spenderemo tutto per difendermi dall’istanza di espulsione. Se essere razzista, di destra e incoraggiare gli altri ad usare mezzi legali (cosa che ho fatto) per resistere al genocidio europeo mi rende straniero in Francia, tanto da essere espulso, allora immagino a quanta altra gente potrebbe essere espulsa dal paese! Ci deve essere un cambiamento politico sull’immigrazione in Francia. La cosa mi intriga: vedremo finalmente espulsi milioni di mussulmani che pensano che la loro religione è giusta e che pertanto o ci convertiamo o ci fanno fuori? Espelleranno centinaia di migliaia di ebrei i quali non solo pensano che tutti gli altri abitanti del mondo sono al loro servizio, ma che rendono pubblico il loro razzismo in altri modi? Comunque vedo che mi posso difendere pubblicamente a Brive La Gaillarde il 10 Settembre 2013 alle 9:30, quando il caso sarà discusso in un  tribunale aperto al pubblco (Sala della biblioteca, Tribunale delle grandi istanze di Brive, Boulevard du Marechal Lyautey, 19312 BRIVE LA GAILLARDE).”