Lemmy ha sempre parlato chiaro, e non gli è mai importato di cosa la gente pensa di lui.
E le cose, oggi, non sono cambiate.
In una recente intervista al Boston Phoenix, il leader della storica band inglese diche che non gli importa nulla di mettersi a giocherellare con i social networks. “Non faccio quelle cose, ho già abbastanza casini per stare dietro a ciò che faccio, senza la necessità di mettermi seduto dalle 10 alle 20 ore al giorno twittando i miei amici. Twitter? Non fa parte del mio vocabolario, io non twitto”.
Nell’intevista Lemmy parla anche, dimostrando affetto, dello scomparso membro dei Deep Purple Jon Lord. “E’ un grosso peccato, in quanto Jon Lord è largamente responsabile del fatto che io sono nel mondo del Rock ‘n’ Roll”. Specifica che fu proprio Jon Lord a suggerirgli di trasferirsi a Londra, dove il front man dei Mötorhead ha iniziato ad affermarsi.
Il bassista aggiunge che ha avuto l’opportunità di incontrare Jon Lord l’anno scoros: “Lo vidi alla fine dell’anno scorso in un hotel a Colonia, in Germany. Era li per fare delle cose orchestrali, ed abbiamo chiacchierato nel bar per un po’. Sono felice di averlo incontrato, è stata l’ultima occasione”.
Lemmy coglie anche l’occasione per due parole filosofiche sulla vita che ha avuto. Ha 66 anni, quindi è cosciente che i suoi giorni sono contati, ma ciò non gli impedisce di vivere la vita che gli rimane come piace a lui: “E il miglior lavoro del mondo. Ho volato in giro per tutto il mondo, sono andato a letto cone donne di tutti i colori , dimensioni e credo – credo religiosi  – e ho reso persone più felici di quando sono arrivate (agli show, ndr). Esiste forse un lavoro migliore di questo?”