Comunicato stampa

I Pursuing The End, band symphonic metal italiana, sono orgogliosi di presentare il videoclip della canzone “Withering”, tratta dall’omonimo EP realizzato con la  “Corale Verdi” ed il soprano Federica Gatta, distribuito da Revalve Records.
Il video ha visto la partecipazione speciale dell’attrice Ottavia Fusco, del costumista teatrale Artemio Cabassi, ed è stato scritto e diretto da Mike Lunacy (frontman della band dramatic death metal Dark Lunacy) che ha così commentato la sua esperienza:
“Anzitutto ringrazio i Pursuing The End, per l’opportunità che mi è stata data. Un lavoro importante, nel quale ho avuto modo di esprimere le mie idee nella più totale liberta d’espressione.
A questo va aggiunto la formidabile macchina organizzatrice che ha saputo mettermi nelle migliori condizioni di lavoro.
Partendo dalla location di raro prestigio e bellezza, l’interpretazione impeccabile e coinvolgente della protagonista Ottavia Fusco, i meravigliosi costumi di Artemio Cabassi, la professionalità di Roberto Barbierato (direttore della fotografia) e Marta Cavallari (camera operator), arrivando in fine all’impegno, alla bravura dei ragazzi della band e delle comparse che hanno saputo calarsi nella parte in modo egregio.
Ingredienti di questa portata, non potevano far altro che dare vita ad un progetto che si è concluso oltre le mie più rosee aspettative. Personalmente ritengo questa esperienza un tassello fondamentale ai fini della mia personale carriera.
Il video si sviluppa sulla storia della canzone withering. Il titolo ci addentra nell’idea di una vita alla quale e stata impedita un esistenza serena. Una vita che anni prima cominciò la sua discesa ed ora, non ha più nulla da dire…se non accettarne la sconfitta e  – attraverso un ultimo slancio d’orgoglio – decidere si porre fine ad essa.
La protagonista, vittima involontaria di un marito padrone, si chiude in se stessa fino al giorno in cui, i ricordi di ciò che un tempo fu luce, rivivono in lei….ma nella realtà questo sogno, proprio perché tale e quindi non vero, sta solamente accompagnando la nostra protagonista verso la fine….ma lo fa con dolcezza…quasi come esso gli fosse venuto in aiuto come ultimo gesto  d’amore.
Da qui gli incontri con giovani amanti (il sogno) che puntualmente ritornano gli anziani domestici che in realtà sono. Realtà che si fa tale sull’incedere del marito lanciatosi all’inseguimento di una moglie che gli appartiene di diritto. Un consorte che, al contrario della protagonista, ha fatto dell’oscurità la sua più fedele alleata.
Il tutto, enfatizzato dalla presenza di monache ambigue che si aggirano a contorno della storia. Una rappresentazione atta a bilanciare la ricerca della redenzione della moglie prima dell’ultimo estremo atto, con l’inumana cattiveria del marito che, estraneo a qualsiasi atto di pietà, deve tuttavia prendere consapevolezza dei fantasmi che incontrerà quando anche per lui il tempo terreno sarà finito.
L’epilogo riporterà, una breve ma assolutamente intensa riscossa di lei…verso colui che le uccise l’anima tanti anni prima.
Tutto questo, sotto gli occhi compassionevoli e commossi degli spettrali ma elegantissimi protagonisti che hanno accompagnato di questo appassire.”

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