È morto ieri, 26 aprile, all’età di oltre 74 anni Klaus Schulze, uno dei più grandi musicisti della storia della musica. Lo ha annunciato Frank Uhle, l’amministratore delegato della SPV Recordings. L’etichetta aveva fatto sapere da qualche tempo della prossima uscita di un nuovo album del musicista tedesco, fissata per il 10 giugno, e intitolato “Deus Arrakis”. Di seguito un’anteprima.

«Siamo rimasti scioccati e rattristati nell’apprendere la notizia della morte improvvisa di Klaus Schulze. Perdiamo e ci mancherà un buon e personale amico – uno dei più influenti e importanti compositori di musica elettronica – un uomo di convinzione e un artista eccezionale. I nostri pensieri in questo momento sono con sua moglie, i figli e la famiglia. La sua natura sempre allegra, il suo spirito innovativo e il suo impressionante corpus di opere rimangono indelebilmente radicati nei nostri ricordi»

Klaus Schulze lascia dunque la sua famiglia, composta da sua moglie, due figli e quattro nipoti.

Klaus Schulze era nato il 4 agosto del 1947. Tutto il mondo lo conosce come un pioniere, esploratore e innovatore della musica elettronica. Studia la chitarra, ma diventa batterista e le sue prime bans daranno icone del krautrock, in realtà del rock in generale, Ash Ra Temple e Tangerine Dream. Poi un album con una formazione d’vanguardia come i Cosmic Jolers. Ha po lavorato in altri progetti e con svariati musicisti e come solista si è lanciato appunto nella musica elettronica sin dagli anni ’70, incidendo album sempre più profondamente strutturati, sperimentali e nuovi, variegati in fatto di stile: ambient, techno, cosmic rock, trance.