VIPÈRE – “Sombre Marche” (EP)
(Vetus Capra Production) È sicuramente devoto al black degli anni ’90 questo duo francese. Le quattro tracce sono grezze e violente, oltre che atmosferiche e suggestive. (altro…)
(Vetus Capra Production) È sicuramente devoto al black degli anni ’90 questo duo francese. Le quattro tracce sono grezze e violente, oltre che atmosferiche e suggestive. (altro…)
(Soulseller Records) Nel 2000 il chitarrista Død dei Blood Red Throne ed anche Satyricon forma i Cobolt 60 con Mr. Hustler, cantante dei Blood Red Throne. I Cobolt 60 pubblicheranno poi due album, esibendosi anche dal vivo. In un concerto il duo si è esibito con (altro…)
(Dark Essence Records) Con i Vulture Industries le cose sono sempre strampalate, almeno tanto quanto è geniale la loro superlativa musica, il loro approccio scenico, artistico e pure quello pandemico, visto che continuano a fare live strem gratuiti da posti tanto iconici quanto assurdi: ex bordelli, ex fabbriche tessili… con conseguenti surreali concorsi di maglieria. (altro…)
(Sliptrick Records) In archivio abbiamo l’EP d’esordio dei Varang Nord, “Fire of the North”; ma da allora, le strade di Metalhead.it e della pagan metal band lettone non si sono più incrociate. Con piacere ritrovo allora questi guerrieri baltici con il loro terzo disco, forte di undici brani. (altro…)
(InsideOut Music) Ventitré album in trent’anni di carriera sono il totale ritratto della van Giersbergen. La cantante olandese nel 2018 ha avuto il bisogno di realizzare qualcosa che fissasse i punti cardine della propria vita, capire le proprie sfide, trovare risposte e attraverso la musica. Lavora a queste canzoni in una casa vicino (altro…)
(Dark Essence Records) Piccolo pezzo di storia nordica. Questi devastati si formano nel 2009 a Bergen, in Norvegia. Il nome della band è quello dell’ultimo bordello noto della città. Si dedicano and un punk/hard core, spaccano come pazzi, mettono in piedi una fan base, suonano spettacoli frenetici e laceranti, sputano fuori un breve album con un titolo emblematico e pieno di pessime intenzioni (“We are the Lords of Hellfire”) e poi spariscono nel nulla. (altro…)
(Purity Through Fire) One man band composta da Spectre che è anche parte del duo Minenwerfer, black mertla band di Sacramento in California che concentra i propri testi sulla Prima Guerra Mondiale. “1337” è il secondo demo che la (altro…)
(AFM Records) Non si fermano mai i tedeschi Voodoo Circle! Alex Beyrodt, la mente a capo della band, con il sesto album torna alle origini e riesce a rimettere la line up classica, quella di “Broken Heart Syndrome”, il secondo album (ma anche del terzo, “More Than One Way Home”), la quale vede il grandioso vocalist David Readman (Pink Cream 69), il mitico bassista Mat Sinner (Primal Fear, Sinner) ed il batterista di Glenn Hughes, ovvero Markus Kullman! (altro…)
(Open Mind Records)Johan Hedman (ex batterista di Convulsion, Morteferum e Sarcasm) è il compositore e polistrumentista che sta dietro a questo progetto eclettico, il quale giunge al quarto album in quasi un ventennio di attività, un progetto originariamente concepito in compagnia di Hannes Ljunghall (suo compagno nei Convulsion, qui impegnato con le tastiere). (altro…)
(Anti-Corporate Music) Cristina Vane è di Tornio, si è poi trasferita a Parigi per finire a Venice Beach in California negli Stati Uniti. Pare che ora stazioni a Nashville, nel Tennessee. Lei canta e suona la chitarra acustica e il banjo, tuttavia ha studiato la musica (altro…)
(Eihwaz Recordings) “II” come la seconda pubblicazione, anche se questo album è il vero debutto di questa one man band dalle Hawaii, preceduto solo da un EP uscito lo scorso gennaio. Il mastermind ha un passato con la band raw black Anathron (dall’Oregon) ed è palese che, per quanto non ci siano particolari novità, l’artista riesca a dimostrare sia una buona esperienza che un profondo legame con un black decisamente tradizionale. (altro…)
(Nordvis Produktion) Finalmente il debutto dei norvegesi Varde, trio composto da membri che provengono da bands quali Nordjevel, Alsvartr e Dødheimsgaard. Un debutto che tende un filo conduttore tra il black metal, il folk metal, il viking ed un generale legame musicale con la terra di origine, sapendo vagare con intelligenza tra i (altro…)
(Fighter Records) Vera e propria istituzione del metallo classico spagnolo, per alcuni anni la risposta heavy/power all’heavy/NWOBHM dei Tierra Santa, i Vhaldemar danno un seguito all’ottimo “Against all Kings” e ci portano, per il loro (altro…)
(Sun & Moon Records) I Void Moon proseguono quanto già espresso finora dalla loro discografia, proponendo un doom molto, ma molto lento, sia nel suono che nel cantato, in cui i tempi e di conseguenza la fruizione del pezzo rallentano in una spirale di annientamento e oscurità… eppure, (altro…)
(Autoproduzione) Split leggero e immediato per gli italiani A Vintage Death e per gli statunitensi Depleted. Gruppi per la verità molto simili, entrambi votati ad un death molto romantico e lento, a tratti doom, (altro…)
(Magnetic Eye Records) Pubblicato il 25 settembre del 1972, “Vol 4” è uno dei tanti e importanti album dei Black Sabbath e la Magentic Eyes lo celebra assemblando la tracklist dell’album con cover di svariati musicisti. “Changes”, “Supernaut”, “Cornucopia” e le altre canzoni dell’album vengono riprese da High Reeper, Sprit Adrift, Whores e altre sette realtà (altro…)
(Magnetic Eye Records) La Magnetic Eye festeggia i 50 anni dei Black Sabbath – quelli discografici, perché il primo album omonimo della band nata nel 1968 è del 1970 – con una massiccia operazione tribute. L’etichetta ha infatti pubblicato una versione tribute di “Vol 4”, appunto il quarto album della band di Birmingham, (QUI recensito). Pubblicazione del 30 (altro…)
(Century Media Records) Da parte di chi scrive c’è spesso l’abitudine, chissà quanto colpevole poi, di essere critico verso i live album. Decenni fa i live album avevano un valore ed erano pubblicazioni che diventavano addirittura fondamentali nella discografia, nella storia e nella fama di musicisti e band. Questo perché in (altro…)
(Prophecy Productions)Assurdi. Inconcepibili. Definiteli doom. Definiteli jazz. Definiteli avant-garde… ma… diavolo, questo trio canadese giunto alla terza prova, sconvolge tutto, scompigliando le carte sul tavolo da gioco, sorprendendo e rendendosi non facilmente descrivibili per davvero. (altro…)
(Avantgarde Music)C’era da aspettarselo che una band contorta dal sound altrettanto alterato finisse accasata alla Avantgarde Music, a fianco di tante altre bands che sanno spingersi con intelligenza e creatività oltre i limiti. (altro…)
(Napalm Records) Per una symphonic metal band contemporanea e con già sette album sulle spalle, cimentarsi con un’orchestra è una normale conseguenza, un punto d’approdo più che naturale in questi ultimi anni, nei quali però abbiamo assistito a dei lavori inaspettati ma anche a dei semplici esercizi di stile. I Vision Of Atlantis (altro…)
(Murder Records)Tanta rabbia, tanta ignoranza, tanta potenza da Brasile. Debutto, dopo circa tre anni di gavetta, dopo un paio di demo, dopo un EP. Ma cosa fanno i Vultör? Metal. (altro…)
(Necromance Records / Base Record Production) Posto il loro modo di essere ironico, portato all’estremo quanto la loro musica, i Vaginal Anomalies realizzano un full length con luci e ombre. Il meglio dei messicani è rappresentato da (altro…)
(Prophecy Productions / Auerbach Tonträger) Al debutto la one man band tedesca Vrîmuot, capitanata da T.S. (ovvero Lupus Viridis), impegnato in un neofolk puro nell’estetica, nei sentimenti, nel suono, nell’espressività artistica. Con ispirazione derivante dalla foresta Teutoburgo (oggi Kalkriese, dove si svolse la famosa battaglia, (altro…)
(Season of Mist Underground Activists ) A solo un anno dal debutto, tornano i francesi Vous Autres, questa volta non più da soli, bensì accompagnati dalla Season of Mist. Black metal con marcate deviazioni post black e sludge, in perfetto stile d’oltralpe per questo duo misterioso, enigmatico e (altro…)
(Napalm Records) Chitarre pesanti ma fluide, ritornelli d’effetto. “Zeichen” è questo, ovvero i Varg della prima ora. Nessuno sviluppo particolare e neppure novità sostanziali, se non un passetto indietro verso strutture e composizioni più semplici eppure come sempre immediate. In breve è questo il nocciolo dell’arte dei Varg che in questo (altro…)
(Signal Rex) Primo EP ufficiale per questi polacchi, dediti ad un black di vecchia scuola, introdotto da una breve ma evocativa e da una manciata di tracce dirette e ispirate, in cui la mancanza del basso viene ampiamente compensata da una voce (altro…)
(Massacre Records) Se Jason McIntyre pochi anni fa ha pensato a Voracious Scourge, lo ha inteso come un progetto che coinvolgesse menti e musicisti di taglio fine. Il chitarrista dei Suture incassa la collaborazione (altro…)
(Everlasting Spew Records) Debut album che segue un EP e uno split con Atavisma per questa doom metal band di Minneapolis, USA. Autori di atmosfere allucinate, di ritmi blandi ma con cadenze mastodontiche e solenni, spezzate a tratti da blast beat irruenti. Il suono delle chitarre è aspro, tanto roboante e incline a una natura death metal. Voce che (altro…)
(AFM Records) A ben sei anni da “Distanti s the Sun” (ma in mezzo c’è stata la ristampa del secondo album “Tangled in Dream”) tornano sul mercato i Vanishing Point: ancora significativi cambi di line-up (cambia la sezione ritmica) per la band australiana, che offre sempre un songwriting ricercato. La opener “Dead Elysium” è forse subito la cosa migliore del disco: un (altro…)
(Scarlet Records) Quarta fatica discografica per gli svedesi Veonity, che danno un seguito all’ottimo “Legend of the Starborn” … seguito che – devo dirlo anche da grande ammiratore della scena power scandinava – stavolta è meno frizzante, vario e incisivo. La scaletta, contenuta, prevede intro e dieci brani. “Graced or damned” (altro…)
(Massacre Records) Nello stesso giorno in cui propone la riedizione di “From over Yonder”, la Massacre Records fa tornare sul mercato – sotto il monicker Velvet Viper – il secondo disco degli Zed Yago, originariamente uscito nel 1989 e, almeno a parere di chi scrive, decisamente inferiore all’esordio sotto tutti gli aspetti. Ignoro perché Jutta Weinhold (altro…)
(BMG) La discografia dei Venom è sconfinata, causa dello status della band nella scena metal e non da meno per le proprie vicissitudini interne. I Venom si formano nel 1979 nella britannica Newcastle, si sciolgono nel 1987 e poi si riformano con una serie di stravolgimenti, reunion e litigi. Oltre quarantuno anni di esistenza hanno portato chiunque a pubblicare raccolte dubbie (altro…)