KORPIKLAANI – “Rankarumpu”
(Nuclear Blast Records) Dodicesimo album, oltre vent’anni di storia… e allora? Dai, diciamocelo, i Korpiklaani non innovano, fanno sempre la stessa musica, ma questo perché il folk -per definizione- non evolve! (altro…)
(Nuclear Blast Records) Dodicesimo album, oltre vent’anni di storia… e allora? Dai, diciamocelo, i Korpiklaani non innovano, fanno sempre la stessa musica, ma questo perché il folk -per definizione- non evolve! (altro…)
(Visceral Circuitry Records ) Dal 2013 i Kouristus di Tampere, Finlandia, suonano un grindcore/hardcore punk che da quell’anno è stato diffuso attraverso release su formati (altro…)
(Soulseller Records) Dai Khold non ci si aspettava qualcosa di diverso. “Du dømmes til Død” è perfettamente in linea con il credo musicale della formazione black metal norvegese. Abili nel rendere il loro black metal inizialmente monolitico in qualcosa dirottato decisamente verso il black and roll e il dark metal, senza mai abbandonare (altro…)
(Nova Records) I Kalah hanno pubblicato il predecessore di “And Yet It Dreams”, il primo album “Descent into Human Weakness”, con la tedesca Pure Steel Records. Ora è dunque un’etichetta italiana, proprio come i Kalah, a dare spazio al loro electronic-metal. “And Yet It Dreams” è un grumo di metal dalle caratteristiche sonorità (altro…)
(Dependent Records) I parmensi Kirlian Camera sono una realtà musicale del nostro esistente dal 1979. Forse tra le band più apprezzate e note al di fuori del nostro paese, a prescindere dal loro stile musicale che nel tempo ha comunque toccato diverse punte apprezzabili e di qualità. Un nuovo album è un momento di (altro…)
(Lay Bare Recordings) Dolce, delicata, intima: è la voce di Kariti in questo suo secondo album dark ambient e neo folk. Una voce ricca di dettagli che rende più profonda l’esperienza emozionale dell’ascolto di questi undici brani. (altro…)
(Northern Shadow) I Kasm sono un esempio di come si possa fare della musica ragionata, che si basi sulla qualità più che sulla quantità. (altro…)
(Season Of Mist) Nicolas Dick e Marylin Tognolli iniziano la propria collaborazione nel 1989 ed entrambi provengono dalla noise e dark wave francese degli anni precedenti. Chitarra e voce il primo, basso la Tognolli, hanno imbastito sonorità che veleggiano tra il loro retroterra di formazione (altro…)
(Bagana – B District Music) Cantastorie moderni. Giullari di una corte sconfinata che si estende fino ai confini della loro terra d’origine, le montagne venete, tra castelli e valli, tra boschi e vette, tra laghi e fiumi leggendari, salendo sul Cansiglio e via verso le vertiginose e maestose vette delle Dolomiti. (altro…)
(Zazen Sounds) C’è molta malinconia in questo nuovo lavoro della one man band australiana Krvna. C’è un senso di disperazione dentro della musica che crea uno sfogo, un pianto straziante in parallelo ad urla feroci, rabbiose, guerrafondaie. (altro…)
(AMS Records / Cinevox) Questa è la prima ristampa della colonna sonora dell’omonimo film del 1984 dopo ben trentacinque anni. Il thriller-horror diretto da Lucio Fulci racconta di una scuola di danza nella quale un assassino uccide le allieve con uno spillone. Keith Emerson, virtuoso (altro…)
(Dark Essence Records ) C’era troppo silenzio in casa Koldbrann, selvaggi portatori dell’oscura fiamma underground norvegese da oltre vent’anni. Ma il 2023, dieci anni dopo l’ultimo “Vertigo”, finalmente mostra un barlume di dannazione in fondo a questo tunnel di devastazione: (altro…)
(Soulseller Records) Per questo terzo album i King hanno integrato definitivamente nella band il bassista Tim Anderson collaboratore dal vivo di lungo corso. Nati a Melbourne nel 2014 i King ad oggi si sono distinti per un death/black metal vivace, tendente ad atmosfere epiche, grandiose. Le (altro…)
(Icons Creating Evil Art) I Kuadra sono di Vigevano in provincia di Pavia e nel loro percorso musicale ne hanno fatte di cose. Le potreste ascoltare QUI. Fotografi dei tempi che viviamo, da sempre, oggi più che mai la band si mostra con il proprio acume lucidato e infuso in un suono che tocca l’elettronica, tanta, e sceglie linee vocali free (altro…)
(Woodcut Records) Se il black metal fosse un regno lontano, una terra dell’altrove, i Korgonthurus proverrebbero dal posto più irraggiungibile di quel mondo. Dopo avere vissuto ben due split gli scandinavi hanno ripreso da più di un lustro con regolarità la propria attività. “Jumalhaaska” è il quarto (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Occhio alla copertina, perché potrebbe fregarvi. Non siamo di fronte ad un gruppo che fa doom, bensì un trio in grado di ammaliare con atmosfere sludge e stoner rock, con una propensione alle atmosfere cupe e oscure, in cui lunghe, lunghissime intro esplodono improvvisamente in ritmi sincopati e registrazioni che sanno di grasso per catene e limature di ferro, il tutto condito con qualche inebriante aroma di sostanze psicotrope e narcotizzanti. (altro…)
(AOP Records) Molto interessante il debutto solista di Linus Klausenitzer, virtuoso bassista conosciuto principalmente per aver suonato per un decennio con gli Obscura, incidendo con essi gli album “Akroasis” nel 2016 e “Diluvium” nel 2018. (altro…)
(Massacre Records) Un concept album su un mondo postmoderno dove c’è un poeta necrofilo, c’è l’IA, la morte, la religione, un dio che dona la vita e la toglie su richiesta. Inizia tutto con “Counterfeit” canzone di stampo dark-gothic rock, con ambientazione tra Bauhaus e The Sisters Of Mercy, il resto diventa una girandola (altro…)
(Napalm Records) Grande ritorno per K. K. Downing, ex chitarrista della metal band per antonomasia Judas Priest. Ricordo ancora un paio d’anni fa, all’indomani dell’ottimo debutto “Sermons Of The Sinner”, la valanga di critiche rivolte verso l’iconico axe man, colpevole secondo alcuni di riciclare sonorità ed immaginario appartenente ai Priest. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Kataklysm sono da tempo un compromesso tra thrash e death metal e i loro album, da oggi quindici in totale in oltre trent’anni di attività, sono lo spazio nel (altro…)
(Melodic Passion Records) Hard rock melodico puro per questo artista svedese che si è fatto la gavetta suonando con nomi illustri quali Legends of Rock (Bobby Kimball, ex-Toto), Fergie Fredriksen (ex-Toto), Joe Lynn Turner (Rainbow, ex-Malmsteen) e Bill Champlin (Chicago). (altro…)
(Sacred Bones Records) I Khanate sono la vita dopo gli OLD, in un certo senso! In formazione James Plotkin e Alan Dubin, appunto due ex componenti dei gloriosi Old Lady Drivers ma essenzialmente conosciuti come OLD. Plotkin poi è un geniaccio dello studio di registrazione che ha lavorato con tantissimi musicisti. Dubin (altro…)
(autoproduzione) Nell’universo del black metal spesso le radici culturali, sociali ed etniche sono spesso un fondamento, non solo tematico ma anche come ispirazione stessa del genere. Kre^U sono una formazione sarda che espone nel proprio black metal appunto le proprie radici che affondano nel cuore della Barbagia, nella sua natura e nelle (altro…)
(Nuclear Winter Records) Non capita tutti i giorni di imbattersi in una metal band proveniente dal Bangladesh, a dimostrazione che la musica travalica ogni differenza etnica e culturale. Kaal Akuma è un progetto nato nel 2019, con un full length all’attivo ben accolto tra gli appassionati di musica estrema. (altro…)
(Metalville Records) La musica di “River Of Diamonds” è stata scritta da Tommy Olsson (Theatre Of Tragedy, Long Night), collega inseparabile collega della cantante (anch’essa ex Theatre Of Tragedy) nella cittadina norvegese di Stravanger. Olsson oltre ad essere l’autore dei pezzi ha anche suonato tutti gli strumenti nell’album. “River Of Diamonds” (altro…)
(Epictural Production) Lo stile dei loreni Karne è tipicamente black metal da una commistione tra vecchia scuola e soluzioni moderne, ma è una commistione nella quale emergono maggiormente gli elementi della scuola svedese che di quella nobile norvegese. Fermo restando che questo tipo di riflessione non intacca un giudizio positivo sull’operato (altro…)
(Sun and Moon Records) Ascoltando questo trio cileno sorge uno spontaneissimo dubbio: il loro, è un avantgarde metal così avanti da essere ‘altro’, o ci stanno solo tirando un brutto scherzo? (altro…)
(Napalm Records) Giungono al tredicesimo album gli americani Kamelot, a ben cinque anni dal precedente lavoro “The Shadow Theory” (recensione qui): ma si parte comunque proprio dalla potenza sonora di quel disco per crescere ulteriormente, intensificando quella componente proggy che tanto sia adatta alla stupenda voce di Tommy Karevik, ormai in formazioni da oltre un decennio. (altro…)
(Morningstar Music / Back on Black) Ne è passato di tempo. Anzi, dal 2010 in poi solo tre album, questo “Kartharsis” che fa seguito all’ottimo “Epistemology” uscito ormai otto anni fa (recensione qui)! (altro…)
(Sun and Moon Record) Dalla Transylvania questo progetto solista ambient/dark, in circolazione ormai di quindici anni. Atmosfera, oscurità, l’influenza derivante da moltissimi film, l’ispirazione che riporta a maestri quali Badalamenti, passando poi per territori già esplorati da Ulver, Tangerine Dream, Kraftwerk o Vangelis. (altro…)
(Massacre Records) Sono passati ben sei anni dal secondo album in studio intitolato “Victorious” e solo ora dunque i Kardinal Sin riportano alla luce il proprio heavy/power metal dal carattere sinfonico attraverso questa terza incisione. “S.A.L.I.G.I.A” racconta una storia che inizia nel Medio Evo e arriva ai giorni nostri, con (altro…)
(Vendetta Records) Potente debutto per il duo danese Kold, progetto black metal emerso dagli inferi di recente, con all’attivo solo un EP uscito nel 2021. Dietro al moniker le chitarre di Nicklas Johansen (che militò in un band di fugace esistenza, i melodic deathsters Supera Vitae) e la batteria, nonché ottima e minacciosa voce di Mathias Skov Samsø Jepsen (il duo si è occupato anche di master e mix). (altro…)
(Autoproduzione) Ottimo esordio per Kampvogn, formazione danese nata nel 2019 e dedita ad un death metal claustrofobico e pesante, più incentrato sul groove che sulla velocità esecutiva. L’unica cosa che mi spiace è il fatto che i testi siano in danese, lingua che non conosco minimamente e quindi non posso approfondire i temi trattati, apparentemente incentrati su vicende riguardanti la prima guerra mondiale. (altro…)
(Indie Recordings) In giro da circa un decennio, giunti al quarto full length, gli svedesi Knogjärn (moniker che significa qualcosa come pugno di ferro, l’arma…) sono esattamente quello che dichiarano di essere: qualsiasi cosa purché selvaggio, pesante e duro! L’etichetta, assurdamente, li definisce ‘campioni di hard rock’, mentre in rete sembrano rientrare nella galassia del metalcore… ma la verità è che con “Mera Bedövning” non solo sferrano una mazzata mostruosa, ma danno anche una prova di maturità, di fantasia, di infinita energia, immenso gusto…andando a riprendere con favolosa enfasi sonorità del groove metal più glorioso… proprio come quelle dei Pantera! (altro…)
(Avantgarde Music / Noisebringer Records) Seppur sfuggente, c’è una logica dietro questo progetto. Portare in musica la tragedia della Grande Guerra, cantando per giunta in tedesco, sembra idea da folli. (altro…)