(Ænima Recordings) “Errant Shadow” è un progetto del torinese Maurizio Seren Rosso, dermatologo ma anche musicista e ovviamente autore! Preme soprattutto specificare che Seren Rosso è un autore, nel senso che ha realizzato questa opera rock con un bagaglio di idee ampio. C’è un concept in “Errant Shadow”, ed è quello di un viaggio in un mondo non meglio precisato e apparentemente localizzato nel futuro, dove due cavalieri erranti, uomo e donna, passano attraverso vicende e un inevitabile amore (forse l’unica cosa veramente scontata della storia) che sboccia tra i due. Il tutto è corredato da una sinossi musicale che attraversa il gothic e l’alternative rock, il prog e il symphonic metal e rock. L’album ha bisogno di più ascolti, ma non per essere assimilato, in quanto lo si incassa subito nella testa, a causa di una quantità considerevole di melodie dolci o maestose, oppure da passaggi atmosferici e prog frizzanti, piuttosto è il dovere assuefarsi alla varietà di stili che a un primo ascolto potrebbe disorientare. Oppure no… La sensibilità dell’ascoltatore è il giudice supremo di un’opera. “Errant Shadow” è musica con strutture che fraternizzano con Nightwish, Epica, ma anche Dream Theater, Therion o gli Anathema della ‘svolta’. Per farla breve: questo album ha un’architettura compositiva ambiziosa e al contempo maestosa per la sua intrinseca ricchezza e le svariate soluzioni. L’orecchiabilità delle melodie vocali e non da meno delle andature musicali, vanno incontro all’ascoltatore mettendolo a proprio agio. Il tutto è certamente un pregio, valorizzato dalla partecipazione di alcuni ospiti: Nalle Påhlsson (Therion) al basso, Kevin Zwierzchaczewski (Lord Byron) al microfono, Mattia Garimanno (Il Castello di Atlante) batteria e basso, Emanuele Bodo (Madiem) chitarra e basso, Davide Cristofoli (Highlord) tastiere e orchestrazione, Isa García Navas (ex-Therion) voce. Un concept fatto di prog e symphonic deve necessariamente presentare strutture poderose, incalzanti e in questo caso l’esigenza viene rispettata. La produzione è pulita, i livelli di ogni elemento della musica sono udibili e percorrono canali nitidi.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10