Proprio una rivelazione. Davvero! Se i Gorgoroth sono una certezza, se con gli olandesi Doodswens ci si può sentire al sicuro, ecco che la vera rivelazione emerge da questa carovana di decadenza black! Ecco i due opener, ecco le due band supporter: i Tyrmfar e gli Hats Barn!

Quelle urla di dolore che riecheggiavano durante la farsa pandemica volevano il ritorno dei concerti… come se il concerto fosse stato una linfa vitale dal quale era impossibile separarsi. Tuttavia, poi, i concerti tornarono… quelli grossi e quelli più piccoli, quelli dei club… con le medesime limitatissime presenze… come se il concerto non fosse poi stato quell’aria tanto necessaria per respirare, per vivere.

Ma sabato 25 febbraio 2023 qualcosa è cambiato: un Revolver pieno fin dalla prima band, gli svizzeri Tyrmfar che avevano il duro compito di scaldare il pubblico per i successivi tre gruppi con uno spettacolo intenso, carnale, potente… ed un banco del merchandising affollato fino alla fine della serata… solitamente una cosa impensabile per una band posizionata come opener di un evento di musica estrema.

Ed i francesi Hats Barn? Pazzeschi! Dopo un lungo soundcheck, ecco la performance surreale di una band estrema con un frontman deliziosamente eccessivo, un malato mentale in costante conflitto con la propria psiche, con i propri fantasmi, con i propri demoni.

Tyrmfar, Foto: Monica Furiani Photography

Hats Barn, Foto: Monica Furiani Photography

Impeccabili i Doodswens, un black metal olandese che spesso supera la qualità media di quello norvegese… prima dei leggendari headliners, i Gorgoroth, con un Infernus micidiale, iconico nella sua immobilità scenica contrastata dal dominio del palco di una bestia rara come Hoest.

Doodswens, Foto: Monica Furiani Photography

Gorgoroth, Foto: Monica Furiani Photography

Locale pieno fino alla fine degli spettacoli, ed oltre. Banco bar preso d’assalto. Merchandising che veniva venduto con la stessa scioltezza dei capi d’abbigliamento  economici nei periodi dei saldi.

Un barlume di speranza? Concerti ritornati per davvero… pubblico compreso? O solo la rivelazione demoniaca di una band iconica nella scena del black metal, con il suo seguito di devoti al culto delle tenebre?

Rivelazioni o meno, da una serata simile, pochi eroici possono vantare ricordi nitidi o un’integrità fisica non lacerata dal violento pogo.

Questi sono i veri concerti. Questa è la rivelazione del black metal! Un altro punto messo a segno dalla direzione artistica del Revolver Club!

(Luca Zakk)