“Last Action Hero” ( “L’ultimo grande eroe” in lingua nostrana) è un action movie dei gloriosi anni Novanta, 1993 per la precisione. All’epoca, non riscosse grande successo al botteghino. È lecito supporre che, nonostante il richiamo del protagonista Arnold Schwarznegger il pubblico non abbia gradito un film d’azione basato più sulla presa in giro dei cliché dei film di genere piuttosto che sull’azione stessa. La qual cosa farebbe riflettere sull’intelligenza media dello spettatore statunitense, ma meglio soprassedere.

Vi sono, ad ogni modo, due ragioni per rivalutare “Last Action Hero”. La prima è la qualità delle citazioni filmiche, in un momento storico in cui il citazionismo “colto” non era abusatissimo come lo è oggigiorno e di conseguenza l’evidente richiamo al “Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman nel finale ce lo si poteva aspettare più da un Woody Allen che da un John McTiernan,  regista del primo “Predator” e di ” Die Hard “, per intendersi. La seconda, ottima ragione per rivedere o riscoprire questo lungometraggio è la sua colonna sonora.

La soundtrack di Last Action Hero è composta prevalentemente da non-album track di grandissime band all’apice del loro livello compositivo dalla fama mondiale. Canzoni peraltro scritte appositamente per l’occasione, con testi intorno alla stessa tematica di “Last Action Hero”, dunque circa il rapporto fra realtà e finzione filmica, danno quasi l’impressione di un concept. “Big Gun” dei sempiterni AC/DC è di gran lunga il migliore inedito su album del gruppo di sempre e lo stesso si può affermare per “Real World” dei Queensrÿche e della title track dei Tesla. Di non molto inferiore la qualità delle prestazioni di Megadeth con “Angry Again”, Def Leppard con la ballata “Two Steps Behind”, degli Anthrax dell’era John Bush con “Poison My Eyes” e Alice in Chains, presenti addirittura con due canzoni, “What the Hell Have I” e “A Little Bitter” L’orchestra diretta da Michael Kamen – ha lavorato con Pink Floyd e alcuni dei loro membri, Queen, David Bowie, Metallica e tanti altri – impreziosisce il vecchio, classico capolavoro degli Aerosmith “Dream On” ed è presente nella strumentale di chiusura “Jack and the Ripper”.

Il film potrebbe anche non piacere a tutti, ma per chi ama il metal e l’hard rock della fine del Novecento, la sua colonna sonora è imprescindibile.

(Primo Bichi)