Alice Cooper dice la sua su politica e rock al The Guardian «Non mi piace mischiare politica e rock and roll. Non vedo Bono, Sting e Bruce Sprigsteen come politica. Li vedo come operatori umanitari. Contribuirò a qualsiasi cosa umanitaria. Aiutare le persone che non possono aiutare se stessi. Ma quando i musicisti dicono alle persone chi votare, penso che sia un abuso di potere. Stai dicendo ai tuoi fan di non pensare da soli, solo di pensare come te. Rock and roll è per la libertà e quello non è libertà».

Proprio un paio di anni fa Alice Copper disse a proposito delle rock star che propongono le loro idee alla gente che «la gente pensa che le rock star ne sappiano più di loro? Questo è il più grande errore del mondo, semmai noi siamo più stupidi, non siamo più intelligenti di nessun altro, voglio dire, perché pensi che siamo rockstar? Fidati di me, non leggiamo riviste che non leggi, nessuno ci chiama e ci dà informazioni interne sulla politica, ne sappiamo meno di te, se guardo la TV, è “I Griffin”. Il rock and roll è stato fatto per andare oltre la politica come puoi ben capire. Quando mio padre e mia madre parlano di chi votare, io andrei in un’altra stanza e metterei su i Betales o Rolling Stones e sono ancora così».