La vicenda del secondary ticketing potrebbe determinare un’azione decisiva da parte del governo entro la fine di questo anno. Il cosiddetto “mercato secondario” dei biglietti dei concerti, quello che vede la sparizione dei biglietti stessi dai canali ufficiali in pochi minuti dall’apertura delle vendite online, per farli poi ricomparire a prezzi esageratemene gonfiati su altre piattaforme digitali, dovrebbe diventare fuorilegge.
Il deputato Massimo Fiorio, del PD, ha presentato un’interrogazione parlamentare e anche una proposta di legge, per la quale si prevede biglietti nominali per concerti con oltre 5000 spettatori, tracciabilità dei biglietti e oscuramento dei siti web che praticano il bagarinaggio. In particolare questa ultima proposta si aggancerebbe giuridicamente a quanto avviene già per i siti che vendono materiale contraffatto, cioè l’oscuramento del sito stesso.
Al momento è la proposta del singolo: un solo deputato che ha mosso le proprie intenzioni e dunque si dovrà capire come e cosa il resto dei governanti deciderà. In ogni caso lo stesso Ministro Franceschini, ai Beni Culturali e del Turismo con delega a Spettacolo e Cinema, si è espresso per un intervento legislativo e che la stessa autoregolamentazione non è più sufficiente.

Lascia perplessi, dopo qualche giorno dall’esplosione del caso di questo bagarinaggio da 2.0 e con meccanismi che appaiono ormai chiari, il fatto che la pratica è in vita ormai da tempo e non è stata mai oggetto di indagine. Perché?
A luglio la vendita dei biglietti per un doppio concerto dei Coldplay a Milano nel 2017, li ha visti esaurirsi in pochi minuti dopo l’inizio della stessa. Subito dopo molti di questi biglietti sono comparsi a prezzi dieci volte superiori in altri siti commerciali. La SIAE ha di conseguenza deciso per il ricorso d’urgenza (la SIAE che fa qualcosa d’urgenza è già una notizia di suo) al Tribunale Civile di Roma. Si attende la prima udienza verso fine novembre. Intanto però sempre la SIAE, ha approvato una modifica a un articolo sul “Permesso Spettacoli e Trattenimenti”, nel quale si vieta espressamente a chi organizza di piazzare biglietti su un mercato secondario.

Nella relazione illustrativa del governo sul caso in questione si è scritto: «il secondary ticketing determina forti danni a carico dell’erario per mancata corresponsione di maggiori imposte, nonché, come evidente, a carico dei consumatori/utenti – penalizzati dal ricarico spesso fortissimo sul prezzo con grave distorsione della fruizione – nonché degli autori/editori e degli artisti interpreti o esecutori per mancata corresponsione dei relativi diritti». Posto dunque il danno economico per l’erario italiano e, non da meno, la beffa per i consumatori, e l’ingrasso economico dei pochi (la storia di sempre, in pratica), al vaglio ci sarebbero multe da 30mila fino a 180mila euro per ciascuna violazione, perpetrata attraverso la vendita di biglietti su canali secondari. Altra pena, citata in apertura, è l’oscuramento del sito stesso.
Da Repubblica.it si legge che «Filippo Sugar, Presidente di SIAE, ha dichiarato: “Prendiamo atto con soddisfazione dell’emendamento alla legge di bilancio presentato questa mattina dal governo alla Camera per contrastare il fenomeno del secondary ticketing. A nome di SIAE – ha aggiunto Sugar – voglio esprimere un particolare apprezzamento per l’intervento del Ministro Dario Franceschini per stroncare un fenomeno intollerabile come quello del bagarinaggio online”».

Ecco, soddisfazione. Siamo tutti soddisfatti del fatto che da tempo immemore i biglietti dei concerti spariscono dopo pochi minuti dalla messa in vendita online, per riapparire a prezzi gonfiati altrove e in quantità considerevoli. Proteste, sospetti e qualcuno che si muove per vie legali (forse tardi, ma almeno Claudio Trotta di Barley Arts lo ha fatto). Poi all’improvviso ecco che un servizio d’indagine fatto da una popolare trasmissione televisiva, non solo scova un testimone, una talpa, ricostruisce i meccanismi (eppure c’è ancora tutto da accertare su chi sapesse cosa…), si procura persino dei documenti ufficiali (delle fatture), ma va anche a porre qualche domanda scomoda a qualche dirigente, il rappresentante della Live Nation, inducendo persino a confessare una parte di questo giochetto.
Fino a oggi autorità e addetti ai lavori dove hanno vissuto? Perché nessuno ha mai agito?

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