Oggi, Signal Rex annuncia il 17 ottobre come data di uscita internazionale dell’attesissimo quarto album dei DYSYLUMN, “Abstraction”, in formato CD e vinile LP.

Fin dalla loro formazione nel 2010, i DYSYLUMN sono stati una sorta di ‘cavallo oscuro’ poco celebrato della scena black metal francese. Pur mostrando alcuni dei tratti idiomatici di quella scena – la robustezza della scuola ortodossa/religiosa, la malinconia della sua scuola più solitaria – il duo li ha rielaborati in nuove vivide iterazioni. Signal Rex ha stretto un patto di sangue con la band nel 2020 per pubblicare il loro secondo album visionario, “Occultation” del 2018, in vinile. Due anni dopo, i Dysylumn hanno eclissato in modo incredibile quel classico moderno con lo straordinario doppio album “Cosmogonie“, sempre nel 2020. Tra le due registrazioni, il duo ha mostrato una visione ampia e saldamente radicata nelle più nobili tradizioni del black metal, ma ancora più rivolta ai territori della creatività e dell’esperienza.

E così continua con l’attesissimo quarto album dei Dysylumn, Abstraction. Dal titolo curioso, “Abstraction” è in realtà il disco più immediato del duo da molti anni a questa parte; anche in superficie, la sua durata di cinque canzoni e 37 minuti sembra relativamente veloce al confronto. Tuttavia, suggerire che i DYSYLUMN stiano sminuendo la loro creatività ancora in fermento attaccando in modo più diretto sarebbe un errore di fondo. Un basso sventrato e una chitarra eterea costituiscono tipicamente le fondamenta, ma qui il primo suona più pensieroso e contemplativo, mentre la seconda opportunamente sferza e si scatena con una quantità di emozione ineguagliabile. In effetti, isolare solo il lavoro di chitarra di Sébastien Besson renderebbe “Abstraction” un’esperienza incredibilmente avvincente, ma la sua voce appassionata, unita alla batteria scivolosa ma elegante di Camille Oliver Faure-Brac, rendono l’album un esercizio di punto/contrappunto senza sforzo: una rivitalizzazione del classicismo black metal da un lato e un provocatorio capovolgimento di copione dall’altro, aggirando le etichette ‘progressive’ e ‘post’ non per volgare disprezzo, ma piuttosto come segnali prestabiliti e inutili per i Dysylumn. Astrologico, malinconico, eppure così pieno di vitalità e vigore, “Abstraction” colpisce i centri emotivi con durezza, senza offuscare la loro creatività fondamentale. Dalle fiamme nascenti agli ultimi respiri di una luce tremolante…

Dal nuovo album questa è “Abstraction III”

Copertina e tracklist

1. Abstraction I
2. Abstraction II
3. Abstraction III
4. Abstraction IV
5. Abstraction V

Line up:

Camille Olivier Faure-Brac: Drums
Sébastien Besson: Guitars, Bass, Vocals