Il mondo musicale dei tedeschi FERN è come un viaggio in metro a mezzanotte, attraverso luci tremolanti e su binari mutevoli. Un minaccioso mondo urbano dove nulla è come sembra e dove meraviglia e minaccia coesistono allo stesso tempo in quanto la città di notte può essere un luogo ingannevole: il piacere può trasformarsi rapidamente in dolore e la bellezza può essere trovata nei luoghi più oscuri. Allo stesso modo, la musica dei FERN può essere sia oscura che chiara, sia distante che intima,  sia calmante che punitiva. Combinando una sensibilità pop con una produzione sperimentale e una incredibile attenzione ai dettagli, i FERN sfruttano l’incredibile poesia musicale e letteraria di Paul Seidel (“The Ocean Collective”, “Nightmarer”) erigendosi sulle spalle di grandi artisti pop eclettici come Nine Inch Nails, Depeche Mode e Björk.

Paul Seidel dichiara: “Tutti sembriamo strisciare attraverso le nostre realtà personali, costantemente distratti da impulsi e dalla nostra stessa coscienza. Eppure tutto ciò che siamo sono solo piccole frazioni di una mentalità collettiva, un organismo in evoluzione e in espansione che cerca di determinare e sostanziare ogni informazione che incrocia il nostro cammino. Siamo esseri intersoggettivi, illusioni di una realtà che dà senso a se stessa.” 

Questa è “Intersubjective”:

Il video di “Hyperreal” invece è QUI

“Intersubjective” è la title track dell’album. Ecco copertina e tracklist:

01 – Առաջանալ (feat. Hayk Karoyi)
02 – Simulacrum
03 – Hyperreal
04 – Exnomination (feat. SHRVL)
05 – Rupture
06 – I Am A Transient
07 – Intersubjective
08 – Shadows
09 – Emergence
10 – Afterlife