Gli svedesi Grift sono in arrivo (8 settembre, Nordvis) con il secondo album intitolato “Arvet” (l’eredità, ndr) il quale fa seguito all’acclamato “Syner” del 2015 (recensione qui).

“Arvet” continua dove finisce “Syner”: domande enormi che le persone sensitive si pongono relativamente alla vita, dagli aspetti meno importanti fino alle cose enormi… sempre tra i prati e le foreste.

L’eredità ci segue e ci definisce. Sia essa sociale, biologica o religiosa. I Grift vogliono fare luce sul viaggio che parte dalla sicurezza dentro il cuore dell’uomo fino alla grandezza imprevedibile della vita. Pensiamo sempre che tutto prenda forma dal nulla verso qualcosa di unico, ma prima o poi affrontiamo e capiamo le nostre vulnerabilità… tornando indietro alla nostra eredità, quella di quando eravamo bambini innocenti.

L’album è stato interamente scritto dal mastermind Erik Gärdefors nel suo studio Eremitaget Liesmia. Oltre agli strumenti convenzionali, Erik ci ha aggiunto anche il psalmodicon, un vecchio strumento svedese usato nel 19° secolo tra le popolazioni povere del paese. Erik ha anche registrato suoni della natura nelle foreste attorno a dove vive: civette, volpi ed altri suoni non specificati contribuiscono a creare l’atmosfera.

L’album comprende anche tre voci ospiti, ovvero Ludvig dei Forndom, Inkantator Koura dei Mosaic, e Elea dei Noêta & Undantagsfolk.

Per enfatizzare il significato del brano “Den stora tystnaden” (il grande silenzio, ndr) è stato registrato un suggestivo video. Il personaggio che affianca Erik nel video è suo padre.

Questa è “Den stora tystnaden”:


Copertina e track list di “Arvet”:

01 Flyktfast
02 Den stora tystnaden
03 Glömskans jrtecken
04 Morgon på Strömsholm
05 Utdöingsbygd
06 Nattyxne