“C’erano dei giganti sulla terra in quei giorni; e anche dopo, quando i figli di Dio si avvicinarono alle figlie degli uomini e diedero loro dei figli, quegli stessi divennero uomini potenti che erano antichi, uomini famosi.”

La preistoria è ricca di miti dell’inondazione, dalla mitologia cinese e nordica al primo libro di Mosè, in cui Dio decide di spazzare via l’intera sua creazione, salvo le specie che potevano viaggiare a bordo dell’arca di Noè. Ciò che fu essenzialmente distrutto dal Diluvio Universale fu la razza ibrida di giganti generata da angeli e umani: i Nephilim. Resta la domanda, tuttavia, se alcuni di loro siano effettivamente sopravvissuti.

È in questo contesto che inizia la storia di IANAI. L’ensemble multinazionale guidato dal famoso musicista Jaani Peuhu trasmette la musica che gli è stata data, cantata in una lingua antica. La musica di IANAI è intrisa di sapori provenienti dalle culture musicali indigene di tutto il mondo e vestita di umori indie dai colori scuri, che riportano alla mente un ibrido tra Sigur Ros e Dead Can Dance. Peuhu agisce come un messaggero tra due mondi e IANAI è musica trasportata dall’interno attraverso i secoli. Ora è il momento di farlo sentire anche al mondo della veglia.

Relativamenet al nuovo singolo “Khaalo”, tratto dall’album “Sunir”, Jaani Peuhu dichiara: “È una canzone sull’affrontare le tue paure e i tuoi limiti che ti porti dentro fin dall’infanzia. Quali cose sono adatte nella nostra cultura e in cosa ci è permesso credere? In questa canzone ci stiamo liberando da tutto ciò, senza paura di essere condannati dai nostri coetanei o dalla società. Fuori dai nostri oscuri nascondigli con piccoli e paurosi passi prima e poi avanti e verso l’alto più in alto che possiamo. Non c’è modo di fermarci”, commenta l’artista del singolo di oggi “Khaalo” .

Questa è “Khaalo”:

Fin dai primi esordi e il primo singolo “Savoj Icoil”, IANAI abbandona le tipiche nozioni di ghiaccio e gelo in cui è raffigurato, di desolazione, offre una forza guida attraverso le note e le parole. Mentre la manifestazione fisica di questo album ha richiesto anni di lavoro, IANAI ha deciso di squarciare il velo durante un periodo in cui il mondo era imprigionato e subiva una perdita inimmaginabile.

Man mano che l’album procede, gli ascoltatori trascendono attraverso la strumentazione di Scandinavia, Africa, Asia, Medio Oriente e Sud America. E mentre IANAI percorre un lungo cammino, serpeggiando attraverso la terra, IANAI non cammina da solo, ma cerca di condividere e imparare, collaborare e concepire, musica e arte. Dalle armonie celesti alle delizie terrene, la musica di IANAI è un riflesso sia del mondo che dell’altro mondo. Incanalata attraverso il vaso dello spirito Trevenial, la musica risuona in lingue da tempo dimenticate, cantando i canti dei figli di Dio e delle figlie degli uomini. In un linguaggio non detto su questo piano, eppure inconfondibile nel suo significato, IANAI incarna la libertà che cerchiamo e la capacità di raggiungere quella fluidità.

Singolo disponibile QUI

Preordini dell’album via Svart Records, QUI

I precedenti singoli: “Savoj Icoil” QUI e “Elitha” QUI