Un omaggio globale ai padrini del desert rock!
L’eredità dei KYUSS – pionieri del desert rock e padri spirituali dello stoner metal – riecheggia senza fine attraverso generazioni e continenti. Ora, oltre due decenni dopo la loro ultima cavalcata verso il tramonto sonoro, una schiera di band underground si unisce per render loro omaggio in un imponente tributo intriso di fuzz.
“Spaceship Landing: A Tribute to KYUSS” uscirà il 31 ottobre 2025 per Witching Buzz e vedrà la partecipazione di 21 band provenienti da tutto il mondo, ognuna delle quali offrirà una fragorosa rivisitazione di un classico dei KYUSS.
Non si tratta di un semplice tributo: è una celebrazione mondiale dell’adorazione del riff, della psichedelia sferzante e dell’energia pura del deserto.
Con ogni band che offre il proprio tocco sonoro, rendendo omaggio allo spirito dei KYUSS, “Spaceship Landing” è un ascolto imperdibile per gli amanti del deserto, i fanatici del fuzz e chiunque abbia mai sentito il rombo delle basse frequenze delle tempeste di sabbia della California nella propria anima.
Alzate gli amplificatori. Salite a bordo dell’astronave. I KYUSS sono vivi.
Copertina di Captain Maoos, tracklist con i nomi delle band che eseguono il pezzo:
Amammoth (Australia) – Son of a Bitch
Mörkekraft (Norway) – Writhe
Sonic Wolves (Italy) – Thumb
Rhino (Italy) – Green Machine
Gurnslinger (Jersey) – Molten Universe
Void Cruiser (Finland) – 50 Million Year Trip (Downside Up)
King Howl (Italy) – Freedom Run
Rainbow Bridge (Italy) – Apothecaries’ Weight
Fuzz Evil (USA) – Supa Scoopa and Mighty Scoop
3 Wheeler Band (Mexico) – 100°
DoctoR DooM (France) – Space Cadet
Poste 942 (France) – Demon Cleaner
ISAAK (Italy) – Odyssey
Folwark (Italy) – Whitewater
Abel Blood (USA) – Caterpillar March
Epic Down (Germany) – Hurricane
Loose Sutures (Italy) – One Inch Man
Wet Cactus (Spain) – Phototropic
Wolfnaut (Norway) – El Rodeo
Mercure (France) – Size Queen