I MESSA hanno pubblicato il documentario “ZID SMRTI – The Balkan Wall of Death”, con regia di Mattia Mura e soggetto di Marco Zanin. GUARDA QUI.

Girato durante le riprese del video di “At Races”, ZID SMRTI, che in bosniaco vuol dire Muro della Morte, offre uno sguardo intimo su una famiglia bosniaca che ha dedicato la propria vita all’iconico spettacolo di acrobazie motociclistiche, effettuate all’interno di una struttura di legno: un’esibizione che sfida la morte, tramandata di generazione in generazione. Tra il rombo dei motori e l’atmosfera nostalgica delle fiere itineranti, ‘ZID SMRTI’ rivela il lato umano di una forma d’arte in via di estinzione: una tradizione sospesa tra il circo, il rituale e la ribellione.

“Girare un documentario su Zid Smrti non era inizialmente previsto”, dice Mura. “Ma quando abbiamo incontrato queste persone per le riprese del video, abbiamo capito che dovevamo raccontare la loro storia. In pochi minuti il documentario racconta anni di coraggio, determinazione e una vita al limite”.

I MESSA aggiungono: “La loro forza, la loro ospitalità e la bellezza di quello che fanno ci hanno colpito molto, e li abbiamo sentiti in linea con i temi di “At Races” e dell’intero album THE SPIN. Questo documentario è il nostro piccolo omaggio a loro”.

Ecco il documentario:

L’acclamato quarto album dei MESSA, “The Spin“, è disponibile su Metal Blade Records e distribuito in Italia da Audioglobe. Scritto in sei settimane di sessioni quotidiane in una bellissima villa del ‘500 vicino alla loro città natale Bassano Del Grappa (VI), i MESSA hanno applicato standard scrupolosamente elevati all’intero processo, anche sfidando sé stessi a cambiare. La maestria della band risuona nell’elegante architettura dell’album, assemblato con cura e amore.

Il suono caratteristico dei MESSA, con influenze dal jazz al blues, dal punk al prog, dal black metal al dark ambient, in “The Spin” incorpora un nuovo elemento: un’atmosfera goth rock anni ’80 ispirata ai Sisters Of Mercy, Virgin Prunes, Killing Joke, Mercyful Fate, Jimmy Page, Journey, The Sound, Boy Harsher e Vangelis.

“The Spin” è stato in parte registrato, prodotto, mixato e masterizzato da Maurizio ‘Icio’ Baggio, l’assolo di tromba in “The Dress” è di Michele Tedesco, il synth in “Fire On The Roof” è di Andrea Mantione (Nuovo Testamento), e l’opera d’arte in copertina è di Nico Vascellari (Uroboro, 2023. Nero Portoro marble, tire. 57 x 57 x 10 cm).

Mattia Mura (Cecina, 1992) è un regista italiano di film e documentari. Ha iniziato la sua carriera come scrittore prima di dedicarsi al cinema, fondando l’associazione culturale Helix Pictures. Dopo essersi laureato all’Università La Sapienza di Roma, è entrato a far parte di Fabrica (il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton), dove ha realizzato documentari internazionali come ChromoSkopje e Drew Nikonowicz – Notes from Anywhere. Ha lavorato con Oliviero Toscani e, nel 2019, ha diretto l’acclamato cortometraggio Il nostro nome è Anna. Tra i suoi lavori principali ci sono The Choice of Staying, girato nella comunità di Damanhur, e la serie documentaria transfrontaliera Breakfast Over the Bridge. Dal 2022 è il direttore artistico di Cecinema Film Festival.

Copertina e tracklist dell’album:

1. Void Meridian
2. At Races
3. Fire On The Roof
4. Immolation
5. The Dress
6. Reveal
7. Thicker Blood

Sara – voce
Marco – basso
Alberto – chitarra
Rocco – batteria