È notizia di ieri, 11 novembre, ma non possiamo esimerci di scrivere un rispettoso quanto affettuoso saluto a Nik Turner. Ci ha lasciato all’età di 82 l’ex Hawkwind e la notizia è stata diffusa attraverso un post nella sua pagina Facebook, dove si precisa che il decesso è avvenuto il giovedì 10 novembre, «è passato alla fase successiva del suo Viaggio Cosmico, guidato dall’amore della sua famiglia, dei suoi amici e dei suoi fan».
Nicholas Robert Turner era nato il 26 agosto del 1940 a Oxford ed è stato uno dei fondatori degli Hawkwind nei quali suonava il sassofono e il flauto e in più cantava. Negli Hawkwind ha contribuito a creare i momenti più belli della band nota per essere la capostipite dello space rock, con la sua forza creativa e l’istrionica eccentricità scenica, corredate da un suonare unico e in certi casi rivoluzionario. Con gli Hawkwind suonò tra il 1969 e il 1976 per poi lasciarli, ritornandovi nel 1982 e rimanervi però solo fino al 1984.
Fondò i Sphynx e gli Inner City Unit oltre a collaborare e suonare con altri grandi musicisti in tante occasioni. Quando lasciò la prima volta gli Hawkwind, Turner si recò in Egitto e riuscì ad ottenere un permesso di tre ore per registrare un’esecuzione col flauto nella stanza del faraone all’interno della piramide di Cheope. La sua passione per l’antico Egitto è testimoniata anche da diverse produzioni musicali, impegnandosi poi anche in studi sul tema. Negli anni ’80 fondò anche una comunità new age presso una zona rurale del Galles occidentale. Tuttavia Nik Turner non ha mai abbandonato fino poco prima della sua morte la musica e i concerti.
Nik Turner nel 2013 dichiarò: «Ho un atteggiamento molto disinvolto nei confronti di tutto questo, per me è intrattenimento. Ma intrattenimento con un’agenda, davvero. Di diffondere gioia, amore e cose del genere. Voglio dire, mi preoccupo di essere troppo apertamente hippy, ma la pace e l’amore non sono sentimenti di moda in alcuni ambienti e penso che dovrebbero esserlo».
Coautore con Dave Brock del classico degli Hawkwind “Master of the Universe, in esso Nik Turner canta «Io sono il centro di questo universo / Il vento del tempo soffia attraverso di me / E tutto si muove rispetto a me / È tutto frutto della mia mente / In un mondo che ho disegnato / Sono carico di energia cosmica», la stessa energia che lo porterà a riposare e diventare così una parte infinita del cosmo. Nik Turner ci ha lasciato tracce di arte che resteranno imponenti e fisse nella nostra vita quanto le piramidi sulla terra.