In un giorno qualsiasi del 2023, Polly Samson, scrittrice inglese nota per essere la seconda moglie di David Gilmour, il chitarrista dei Pink Floyd, esordisce twittando senza ferire questo:


«Sfortunatamente Roger Waters sei antisemita fino al midollo. Sei anche un apologeta di Putin e un bugiardo, un ladro, un ipocrita, uno che elude le tasse e canta in playback, un misogino, un invidioso patologico, un megalomane. Ne abbiamo abbastanza delle tue stupidaggini.»

 

Un tweet che fa subito il giro del mondo anche perché c’è un cuore messo al suo scritto dal consorte, appunto David Gilmour. Tuttavia meno di 24 ore dopo Gilmour riposta nel suo tweet questo:

«ogni parola dimostrabilmente vera»

La replica di Roger Waters, bassista e da anni ex Pink Floyd, arriva un’ora dopo il tweet di David Gilmour:


«Roger Waters è a conoscenza dei commenti incendiari ed esageratamente inesatti mossi contro di lui su Twitter da Polly Samson, e li respinge completamente. Attualmente lui sta ricevendo consigli sulla sua posizione.»

Sono decenni che Roger Waters e David Gilmour sono in disputa, già da prima dell’album “The Final Cut”, un titolo profetico, del 1983. Roger Waters voleva sciogliere la band, David Gilmour si oppose e dalla sua arrivarono prima il batterista Nick Mason e poi il già esautorato ai tempi dell’album “The Wall” del 1979, il tastierista Richard Wright poi morto il 15 settembre del 2008.
Prima, durante e dopo la disputa legale finita in tribunale con un sostanziale pareggio, Roger Waters sarà impegnato nella sua carriera solista, mentre David Gilmour che prima rimette in moto i Pink Floyd con appunto gli altri due, manda avanti, brillantemente, anche una sua carriera solista.

Arrivando ai giorni nostri i due hanno elegantemente battibeccato a distanza anche su temi sociali e politici, come la guerra in Ucraina, Gilmour e Mason pubblicano un brano di sostegno alla causa ucraina, mentre Roger Waters ha detto invece che la guerra è scoppiata «per colpa dei nazionalisti ucraini» e ha addirittura scritto una lettera a Vladimir Putin. La cosa gli varrà la cancellazione dei concerti in Polonia, perché gli han fatto capire che è poco gradito da quelle parti.

Roger Waters si è sempre espresso su diversi temi di politica mondiale. L’estate scorsa in un’intervista alla CNN creò non pochi dibattiti sia tra in fan del musicista e dei Pink Floyd e tra chi riprese le sue dichiarazioni, cioè che «Taiwan non è circondata dalla Cina, Taiwan è parte della Cina: è scritto in un trattato riconosciuto a livello internazionale sin dal 1948, prendilo e leggilo!» disse spazientito al giornalista che gli poneva le domande, Michael Smerconish. Nella stessa definì Joe Biden, Presidente degli USA, un ‘criminale di guerra’ e sull’Ucraina e la Russia Smerconish venne trattato ancora più cinicamente, anche dopo che il giornalista gli disse «Ma lei sta dando la colpa alla parte che è stata invasa. Ha invertito le cose!». Waters però aveva la sua sia sull’Ucraina, Russia, gli USA, la NATO e via dicendo.

Pochi giorni fa Waters rilascia un’intervista a Berliner Zeitung nella quale sostiene, ancora una volta, le sue posizioni su Ucraina e Russia nonché su Israele. Il bassista e cantante dice: «Putin ha sempre sottolineato di non avere alcun interesse a conquistare l’Ucraina occidentale, né a invadere la Polonia o qualsiasi altro paese oltre confine. Vuole proteggere le popolazioni di lingua russa in quelle parti dell’Ucraina dove le popolazioni di lingua russa si sentono minacciate dai governi di estrema destra influenzati dal golpe di Maidan a Kiev. Un colpo di stato ampiamente accettato come orchestrato dagli Stati Uniti».
Inoltre: «Gli israeliani stanno commettendo un genocidio. Proprio come ha fatto la Gran Bretagna durante il nostro periodo coloniale, tra l’altro. A mio avviso, Israele ha il diritto di esistere fino a che è una vera democrazia. Fino a che nessun gruppo, religioso o etnico, gode di più diritti di qualsiasi altro. Ma sfortunatamente questo è esattamente ciò che sta accadendo in Israele e in Palestina».

All’intervista arriva dunque la replica frontale di Polly Samson, la Sig.ra Gilmour, con sostegno sempre soft e fluente, come i suoi assoli di chitarra, da parte di David Gilmour.
Ognuno può avere la propria opinione e certamente andare ad esprimerla in ogni contesto anche grazie al fatto di avere un nome, è qualcosa di scontato e fin troppo normale. Ovviamente se è Roger Waters e le sue idee hanno un amplificazione ben superiore a quella di chi sta scrivendo queste righe per esempio, tuttavia Roger Waters è tale perché ha scritto e suonato album come “The Dark Side Of The Moon” o “The Wall” e non perché abbia scritto trattati di politica internazionale, fatto conferenze di storia politica oppure lavorato per organizzazioni internazionali o enti politici. È un musicista che come molti del suo ramo, spesso vanno fuori dal proprio contesto e ci vanno con impegno, con genuina convinzione.

La Samson che esce così allo scoperto accusando in maniera forte l’ex collega del marito, esaspera l’eterno conflitto tra i due ‘massimi esponenti’ dei Pink Floyd. È morto Syd Barrett, il leader della band sul finire degli anni ’60, è morto Richard Wright tre anni dopo una fulminea reunion tra Waters e gli altri tre per una sola sera, a Londra, in più Gilmour fece un cameo all’O2 Arena sempre di Londra durante uno spettacolo di “The Wall” di Roger Waters tra lo stupore generale e a fine concerto Nick Mason li raggiunse sul palco. Eppure il corso degli anni avanza inesorabile tra attriti e litigi e soprattutto tra i due protagonisti, Roger Waters, 80 anni questo anno, e David Gilmour, 77 anni anche lui da compiere.

La moglie che attizza il fuoco, buttando su una bella tanica di benzina, non diversamente dalle precedenti mogli di Roger Water, tra l’altro! David Gilmour che mellifluo mette un cuoricino e poi ‘firma’ le accusa affermando che è verità e Waters che fa capire che sta parlando con gli avvocati. Tutto mentre da anni i fan si chiedono scioccamente quando una reunion, anche senza uno dei quattro ormai passato a miglior vita.
Nick Mason dichiarò poco tempo fa che «penso che sia deludente che questi signori piuttosto anziani siano ancora ai ferri corti» però ha anche detto «francamente trovo che sia difficile immaginare qualcuno che possa essere stato crudele con Roger. Stalin diceva di essere stato bullizzato…», per intendere come Roger Waters sia stato sempre duro ed egocentrico nei rapporti con gli altri.
La ristampa dell’album “Animals” che attendeva da anni di essere pubblicata, bloccata da veti incrociati sui crediti dell’album da rivedere e ampliare. Waters che frigna di essere stato bandito dal sito dei Pink Floyd, «alcuni amici che seguono queste cose. Mi chiedono perché abbiamo dovuto vedere Polly Samson in tutti questi anni, ogni mese e ogni giorno, e ora ascoltare la “Von Trapped Family” leggere estratti del suo libro la sera prima di andare a dormire. E nel frattempo non possiamo vedere niente su cosa stia facendo Roger». E poi «David Gilmour mi ha bandito dai canali dei Pink Floyd […] avevo chiesto era di avere tutti uguale accesso alla pagina e ai social per condividere i nostri progetti, mi sembra una cosa giusta. Da quando ho lasciato la band nel 1985, David pensa di possedere tutto: credo che sia convinto di essere proprietario dei Pink Floyd, di “essere” i Pink Floyd e che io sono irrilevante, che dovrei tenere la bocca chiusa».

Lui tira in ballo proprio moglie e marito che aspettano, sornioni, fino alla prossima e inevitabile uscita politica di Waters-politico e assestano un colpo che si preannuncia un altro episodio da tribunale tra ottantenni. Già, ottantenni che litigano in questo modo, a mezzo social e con i fan che ormai tirano fuori i pop-corn e si gustano questa nuova situation comedy.
Divertente, magari li vedremo invitati in giorni diversi da Barbara D’Urso che li lavorerà ai fianchi e poi passarli a Maria De Filippi che porgerà la sua busta a uno dei due che dopo avere ascoltato deciderà di chiudere.

E tutto sotto il sole è in sintonia
Ma il sole è eclissato dalla luna
… si ed è anche brutto invecchiare male!