Sito Tickemaster, sezione “Eventi annullati o riprogrammati causa Covid-19”, compare il seguente avviso:

«AGGIORNAMENTO: Ticketmaster, apprese le nuove disposizioni in materia previste dall’art. 88 del Decreto Legge n. 18 del 17/3/2020, è in costante contatto con gli organizzatori degli eventi e con La Società Italiana degli Autori ed Editori SIAE, e, in conseguenza a questo, Ticketmaster informa che le attività riguardanti il rimborso dei biglietti sono momentaneamente sospese, sarà nostra cura inviare una comunicazione aggiornata sul tema ai clienti interessati non appena le informazioni saranno certe e consolidate.»

Inoltre «per gli eventi futuri ancora programmati: è tutto confermato e non devi fare nulla. Se dovesse cambiare qualcosa, ti contatteremo come di consueto via email con gli aggiornamenti. Se il tuo evento è stato annullato, non c’è bisogno che tu ci contatti. Ti contatteremo direttamente noi via email con ulteriori informazioni. Se il tuo evento è stato riprogrammato, ti chiediamo di avere pazienza, stiamo infatti collaborando con l’organizzatore dell’evento per identificare nuove date e ti contatteremo non appena avremo conferma e ulteriori informazioni».

La pandemia del Covid-19 in corso nel mondo, ha spostato oppure causato la cancellazione di tutti gli eventi musicali (e sportivi, teatrali, artistici ecc). Le conseguenze sono al momento incalcolabili, perché molti eventi sono appunto riportati al prossimo anno, si spera, ma nelle previsioni più ottimistiche a settembre o comunque tra alcuni mesi. Tutte decisioni che potrebbero comunque incidere sull’affluenza a tali eventi.

Molti giornali (il New York Times per esempio) e siti web internazionali, evidenziano che la multinazionale nella vendita di biglietti per eventi artistici e non, ha discretamente modificato le condizioni e i casi di rimborso. Fino a poco tempo fa, fanno notare negli USA, Tickemaster rimborsava i biglietti se un avvenimento fosse posticipato, rimandato o annullato. Sul sito italiano di Ticketmaster ora si legge quanto letto in apertura, mentre nella versione statunitense del sito è scritto «Refunds are available if your event is canceled», dunque rimborsi solo per eventi cancellati e non per quelli rinviati o spostati.

Le proteste dei consumatori al riguardo, nei forum, a commento agli articoli, oltre che ovviamente nei vari social media, di Stati Uniti ed Europa, fanno leva sul fatto che al momento dell’acquisto, il pagamento con prelievo dal conto è subitaneo, mentre ora il rimborso avviene con lungaggini e incertezze esagerate. Soprattutto però è il tenere in considerazione i rimborsi dei soli eventi cancellati.

Tickemaster, nel sito italiano cita giustamente il «Dpcm dell’8 marzo 2020 stabilisce che “sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato”», rimanendo comunque nello spazio di informazione chiara verso i clienti. Ticketmaster infatti comunica che «se l’evento per cui avevi acquistato un biglietto è stato annullato o riprogrammato causa COVID-19 (vedi elenco in costante aggiornamento pubblicato QUI), ti abbiamo già inviato un’e-mail con tutte le informazioni di cui hai bisogno, o lo faremo il prima possibile. Non è necessario che ci contatti direttamente».

Nel sito statunitense di Ticketmaster si legge che «a causa del volume senza precedenti di cancellazioni, ti preghiamo di notare che dovresti aspettarti di ricevere il rimborso entro 30 giorni. Se i biglietti ti sono stati trasferiti, il rimborso andrà al fan che originariamente ha acquistato i biglietti da Ticketmaster».

Ci sono probabilmente delle discrepanze tra quanto si legge nel sito statunitense e quello italiano, ma anche francese e svizzero, per esempio, di Ticketmaster per quanto concerne gli eventi rinviati e annullati. Il tempo però è il fattore principale che gioca il ruolo più importante. I biglietti da gestire sono tanti, quanto i soldi, e Ticketmaster chiede pazienza, del resto molti eventi anche se cancellati potrebbero essere recuperati in date future.

I promoter ci stanno lavorando per riprogrammare le date, ma servono decisioni (decreti e leggi) dei vari governi. Purtroppo queste decisioni hanno anch’esse bisogno di tempo!
Gli organizzatori e probabilmente gli artisti, non possono scegliere di cancellare eventi, prima di certe date stabilite da contratto. Come da contratto sono le motivazioni per spostare o annullare un concerto o qualsiasi evento pubblico.
Alcuni musicisti e artisti che hanno in programma concerti nel suolo italiano, hanno già venduto per esempio tra le decine e le centinaia di migliaia di biglietti. Senza dimenticare i festival estivi. Per non parlare dei posti di lavoro e dunque dell’indotto.